Il libro parte da un consiglio di lettura di Livio Vacchini per gli studenti di architettura ‒ raccolto durante una delle tante conversazioni: “Agli studenti fai leggere Stravinsky, van der Laan e Ghyka”. A margine, aveva parlato tra gli altri di Giya Kancheli, György Ligeti, Morton Feldman, … e, appunto, specificamente, dell’importanza per la formazione di un architetto dei concetti rinvenibili nell’architettura e negli scritti di Dom van der Laan, nel testo sulla composizione di Stravinsky, nella ricerca di Ghyka. La richiesta a Vacchini di un suggerimento didattico era ‒ nei presupposti ‒ una forzatura: Vacchini non ha mai avuto un particolare interesse didattico ‒ insegnò solo come professore invitato al Politecnico federale di Zurigo nel 1976 e presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Milano nel 1982 ‒ e quindi quello che qui viene proposto come un consiglio di lettura non era da parte sua altro che la dichiarazione dei propri fondamenti, delle letture importanti per la sua maturazione, per la sua ricerca, per il suo progettare.
Livio Vacchini e Igor Stravinsky, Dom Hans van der Laan, Matila C. Ghyka
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Manzelle, Maura
			2024-01-01
Abstract
Il libro parte da un consiglio di lettura di Livio Vacchini per gli studenti di architettura ‒ raccolto durante una delle tante conversazioni: “Agli studenti fai leggere Stravinsky, van der Laan e Ghyka”. A margine, aveva parlato tra gli altri di Giya Kancheli, György Ligeti, Morton Feldman, … e, appunto, specificamente, dell’importanza per la formazione di un architetto dei concetti rinvenibili nell’architettura e negli scritti di Dom van der Laan, nel testo sulla composizione di Stravinsky, nella ricerca di Ghyka. La richiesta a Vacchini di un suggerimento didattico era ‒ nei presupposti ‒ una forzatura: Vacchini non ha mai avuto un particolare interesse didattico ‒ insegnò solo come professore invitato al Politecnico federale di Zurigo nel 1976 e presso la Facoltà di architettura del Politecnico di Milano nel 1982 ‒ e quindi quello che qui viene proposto come un consiglio di lettura non era da parte sua altro che la dichiarazione dei propri fondamenti, delle letture importanti per la sua maturazione, per la sua ricerca, per il suo progettare.| File | Dimensione | Formato | |
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