La valutazione economica e ambientale degli impatti del cambiamento climatico nelle aree costiere richiede un approccio multidisciplinare in quanto le trasformazioni del territorio risultanti dall'interazione tra la terraferma e il mare sono un fenomeno complesso che coinvolge processi naturali e azioni antropiche, difficilmente valutabili dalle singole discipline. Queste zone sono interessate con sempre maggior frequenza alle nostre latitudini da fenomeni meteorologici di particolare intensità. Mareggiate, piogge intense, ondate di calore, accompagnati da variazioni di lungo periodo di innalzamento del livello del mare e pressioni originate dalle intense attività antropiche che si svolgono lungo la fascia costiera, accentuano fenomeni erosivi, trasformazione di habitat e perdita della biodiversità. I danni potenziali alle aree costiere derivanti dall’innalzamento del livello del mare e dalle mareggiate comprendono impatti ambientali ed economici come ad esempio l’erosione accelerata delle spiagge e delle scogliere, l’inondazione permanente di alcune zone collocate a pochi metri sul livello del mare, l’aumento di gravi inondazioni, la perdita economica di beni fisici quali edifici residenziali, commerciali ma anche infrastrutture critiche come strade, ponti e reti di trasporto, l’intrusione di acqua salina nelle falde acquifere e nelle risorse idriche superficiali e il degrado delle zone umide costiere ricche di habitat la cui diversità biologica permette di fornire importanti servizi ecosistemici (Hinkel et al., 2013; Diaz, 2015). A queste si aggiunge l’attrattività turistica delle aree costiere, risultante dalla combinazione di infrastrutture e valenze naturalistiche. Va inoltre citato l’utilizzo dei suoli e delle acque costiere e di transizione per le attività primarie, quali l’agricoltura e la pesca
in corso di pubblicazione La valutazione economico-ambientale delle trasformazioni associate al cambiamento climatico
Stefania Tonin
2025-01-01
Abstract
La valutazione economica e ambientale degli impatti del cambiamento climatico nelle aree costiere richiede un approccio multidisciplinare in quanto le trasformazioni del territorio risultanti dall'interazione tra la terraferma e il mare sono un fenomeno complesso che coinvolge processi naturali e azioni antropiche, difficilmente valutabili dalle singole discipline. Queste zone sono interessate con sempre maggior frequenza alle nostre latitudini da fenomeni meteorologici di particolare intensità. Mareggiate, piogge intense, ondate di calore, accompagnati da variazioni di lungo periodo di innalzamento del livello del mare e pressioni originate dalle intense attività antropiche che si svolgono lungo la fascia costiera, accentuano fenomeni erosivi, trasformazione di habitat e perdita della biodiversità. I danni potenziali alle aree costiere derivanti dall’innalzamento del livello del mare e dalle mareggiate comprendono impatti ambientali ed economici come ad esempio l’erosione accelerata delle spiagge e delle scogliere, l’inondazione permanente di alcune zone collocate a pochi metri sul livello del mare, l’aumento di gravi inondazioni, la perdita economica di beni fisici quali edifici residenziali, commerciali ma anche infrastrutture critiche come strade, ponti e reti di trasporto, l’intrusione di acqua salina nelle falde acquifere e nelle risorse idriche superficiali e il degrado delle zone umide costiere ricche di habitat la cui diversità biologica permette di fornire importanti servizi ecosistemici (Hinkel et al., 2013; Diaz, 2015). A queste si aggiunge l’attrattività turistica delle aree costiere, risultante dalla combinazione di infrastrutture e valenze naturalistiche. Va inoltre citato l’utilizzo dei suoli e delle acque costiere e di transizione per le attività primarie, quali l’agricoltura e la pescaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.