Le monografie Le “forme” della conservazione. Intenzioni e prassi dell’architettura contemporanea per il restauro e Materiali Autarchici. Conservare l’innovazione affrontano a livelli diversi il tema dei materiali e delle forme della conservazione dell’architettura del Novecento, supportando traiettorie di ricerca dedicate al progetto di restauro inteso come progetto d’architettura. Il primo studio pone l’attenzione sui temi della progettazione di elementi destinati all’adaptive reuse degli edifici, proponendo un’analisi di esperienze condotte in territorio italiano nel passaggio tra XX e XXI secolo, attraverso un dialogo fatto di scritti, disegni e immagini che delinea intenzioni e prassi dell’intervento contemporaneo per il costruito. La capacità di governare il dettaglio esprime diverse forme di conservazione del manufatto, in particolare attraverso una chiara definizione dell’interfaccia tra nuovo e antico. L’autonomia espressiva dell’architettura contemporanea dedicata al restauro emerge nelle relazioni e nei rap- porti sintattici instaurati, alle diverse scale, attraverso contributi che si interpolano con il destino delle testimonianze materiali del passato. L’attenzione alla materialità delle architetture, la cui conoscenza è requisito essenziale per l’elaborazione e l’esecuzione del progetto di restauro, è al centro del secondo studio proposto. Il segmento materiale preso in esame è quello dei cosiddetti materiali autarchici che documentano la stagione di sperimentazione avviata in Italia a seguito delle sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni dopo l’invasione dell’Etiopia (1935-36). L’obbligo di acquisto di prodotti nazionali e l’innalzamento dei dazi doganali avrebbero generato, tra gli altri, gravi problemi di approvvigionamento del ferro per armature nel campo delle costruzioni. Tuttavia, queste politiche hanno dato avvio ad una stagione di innovazione e sperimentazione di nuovi prodotti derivati da materie prime locali. Lo sguardo attento al contesto del sistema industriale italiano ha consentito di realizzare uno studio sistematico e inedito delle caratteristiche fisiche e dei fenomeni di degrado dei materiali dell’architettura del primo Novecento, evidenziando aspetti centrali connessi alle sue modalità di conservazione.
Novecento. Materiali e forme della conservazione
Di Resta, Sara
2025-01-01
Abstract
Le monografie Le “forme” della conservazione. Intenzioni e prassi dell’architettura contemporanea per il restauro e Materiali Autarchici. Conservare l’innovazione affrontano a livelli diversi il tema dei materiali e delle forme della conservazione dell’architettura del Novecento, supportando traiettorie di ricerca dedicate al progetto di restauro inteso come progetto d’architettura. Il primo studio pone l’attenzione sui temi della progettazione di elementi destinati all’adaptive reuse degli edifici, proponendo un’analisi di esperienze condotte in territorio italiano nel passaggio tra XX e XXI secolo, attraverso un dialogo fatto di scritti, disegni e immagini che delinea intenzioni e prassi dell’intervento contemporaneo per il costruito. La capacità di governare il dettaglio esprime diverse forme di conservazione del manufatto, in particolare attraverso una chiara definizione dell’interfaccia tra nuovo e antico. L’autonomia espressiva dell’architettura contemporanea dedicata al restauro emerge nelle relazioni e nei rap- porti sintattici instaurati, alle diverse scale, attraverso contributi che si interpolano con il destino delle testimonianze materiali del passato. L’attenzione alla materialità delle architetture, la cui conoscenza è requisito essenziale per l’elaborazione e l’esecuzione del progetto di restauro, è al centro del secondo studio proposto. Il segmento materiale preso in esame è quello dei cosiddetti materiali autarchici che documentano la stagione di sperimentazione avviata in Italia a seguito delle sanzioni imposte dalla Società delle Nazioni dopo l’invasione dell’Etiopia (1935-36). L’obbligo di acquisto di prodotti nazionali e l’innalzamento dei dazi doganali avrebbero generato, tra gli altri, gravi problemi di approvvigionamento del ferro per armature nel campo delle costruzioni. Tuttavia, queste politiche hanno dato avvio ad una stagione di innovazione e sperimentazione di nuovi prodotti derivati da materie prime locali. Lo sguardo attento al contesto del sistema industriale italiano ha consentito di realizzare uno studio sistematico e inedito delle caratteristiche fisiche e dei fenomeni di degrado dei materiali dell’architettura del primo Novecento, evidenziando aspetti centrali connessi alle sue modalità di conservazione.File | Dimensione | Formato | |
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