Attraverso l’analisi del lavoro del regista calabrese Elio Ruffo, questo lavoro intende indagare la peculiarità del paesaggio calabrese nel suo farsi paesaggio cinematografico. Muovendo dal primo cortometraggio realizzato da Ruffo, S.O.S. Africo (1949), per giungere poi al lungometraggio Una rete piena di sabbia (1967), obiettivo di questa riflessione non vuole essere una ricostruzione cronologica del lavoro di Ruffo ma, a partire dal dato biografico, seguirne piuttosto l’andamento, indagare come il suo cinema abbia intercettato i mutamenti del paesaggio calabrese nei suoi cambiamenti temporali e, soprattutto, in quelli “elementari”.
“Verranno giorni migliori”. Il paesaggio calabrese nel cinema di Elio Ruffo
Arillotta, Simona
2023-01-01
Abstract
Attraverso l’analisi del lavoro del regista calabrese Elio Ruffo, questo lavoro intende indagare la peculiarità del paesaggio calabrese nel suo farsi paesaggio cinematografico. Muovendo dal primo cortometraggio realizzato da Ruffo, S.O.S. Africo (1949), per giungere poi al lungometraggio Una rete piena di sabbia (1967), obiettivo di questa riflessione non vuole essere una ricostruzione cronologica del lavoro di Ruffo ma, a partire dal dato biografico, seguirne piuttosto l’andamento, indagare come il suo cinema abbia intercettato i mutamenti del paesaggio calabrese nei suoi cambiamenti temporali e, soprattutto, in quelli “elementari”.File | Dimensione | Formato | |
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