La tesi si propone di indagare in che modo la scuola, quando promuove pratiche educative che si configurano anche come pratiche urbane, possa contribuire a rinnovare quella famiglia di approcci dell’urbanistica che adottano una prospettiva plurale, relazionale ed emancipativa dell’indagine e del progetto della città. Lungo questo filo del ragionamento, la domanda generativa che orienta la ricerca è: quale dimensione conoscitiva e trasformativa dello spazio urbano può emergere dal riconoscimento e dal rafforzamento di quei saperi e quelle competenze dai ‘caratteri urbanistici’ prodotte – o potenzialmente producibili – nel contesto della scuola primaria e delle sue pratiche? In questo quadro, la ricerca mette in tensione pratiche educative e ricerca in campo urbano attraverso un approccio metodologico misto, che intreccia il caso studio con la ricerca-azione partecipata. L’indagine si sviluppa in tre scuole primarie della città di Roma, attraverso l’osservazione, la partecipazione e l’innesco di pratiche che sono al tempo stesso pedagogiche e urbane. Questi tre differenti contesti d’indagine – a cui corrispondono tre diverse posture di ricerca e livelli di ingaggio – costituiscono quello che è stato definito come il ‘Laboratorio romano’ della ricerca. Il nesso scuola-urbanistica si inserisce in un filone di ricerca ampiamente praticato e validato, a livello nazionale e internazionale, sotto molteplici punti di vista. In questo panorama, sono risultate tuttavia ancora poco esplorate le connessioni che emergono tra alcuni orientamenti relazionali delle prassi di ricerca e azione urbanistica e quelle pratiche pedagogiche promosse a partire dal contesto della scuola pubblica che costruiscono alcuni ponti originali con l’indagine e il progetto di città. La tesi si articola in quattro parti. Nella prima parte, Quadro introduttivo, si presentano le ragioni di una ricerca con le scuole e si discutono la costruzione delle domande di ricerca, della metodologia e il posizionamento adottato. Nella seconda parte, Retroterra teorico, le principali questioni prese in esame sono rilette alla luce di alcune matrici e radici culturali che attraversano differenti campi del sapere: dall'urbanistica, alla pedagogia, alla psicologia dello sviluppo, alla sociologia. L'uso del framework teorico è stato alla base dello studio e l'attivazione di attività sperimentali pedagogico/urbanistiche nei tre contesti scolastici del Laboratorio romano, restituite nella terza parte dell’elaborato, Quadro metodologico e operativo. Per finire, nella quarta parte, Conclusioni e testi, trovano spazio le riflessioni conclusive che sintetizzano i principali apprendimenti, le tensioni e le intuizioni emerse nel corso dello sviluppo della ricerca. La tesi contribuisce a un dibattito in corso su come fare ricerca territoriale con le scuole, le comunità di pratiche educanti, le bambine e i bambini possa costituirsi come motore per l’innovazione dei saperi e delle pratiche che si occupano di città e territorio, in una prospettiva radicalmente relazionale e affettiva.
La strada che non andava in nessun posto. La scuola come agente per il progetto di città: tracce evolutive, apprendimenti ed esperimenti dal contesto romano / Cannella, Fabrizia. - (2025 Jun 30).
La strada che non andava in nessun posto. La scuola come agente per il progetto di città: tracce evolutive, apprendimenti ed esperimenti dal contesto romano.
CANNELLA, FABRIZIA
2025-06-30
Abstract
La tesi si propone di indagare in che modo la scuola, quando promuove pratiche educative che si configurano anche come pratiche urbane, possa contribuire a rinnovare quella famiglia di approcci dell’urbanistica che adottano una prospettiva plurale, relazionale ed emancipativa dell’indagine e del progetto della città. Lungo questo filo del ragionamento, la domanda generativa che orienta la ricerca è: quale dimensione conoscitiva e trasformativa dello spazio urbano può emergere dal riconoscimento e dal rafforzamento di quei saperi e quelle competenze dai ‘caratteri urbanistici’ prodotte – o potenzialmente producibili – nel contesto della scuola primaria e delle sue pratiche? In questo quadro, la ricerca mette in tensione pratiche educative e ricerca in campo urbano attraverso un approccio metodologico misto, che intreccia il caso studio con la ricerca-azione partecipata. L’indagine si sviluppa in tre scuole primarie della città di Roma, attraverso l’osservazione, la partecipazione e l’innesco di pratiche che sono al tempo stesso pedagogiche e urbane. Questi tre differenti contesti d’indagine – a cui corrispondono tre diverse posture di ricerca e livelli di ingaggio – costituiscono quello che è stato definito come il ‘Laboratorio romano’ della ricerca. Il nesso scuola-urbanistica si inserisce in un filone di ricerca ampiamente praticato e validato, a livello nazionale e internazionale, sotto molteplici punti di vista. In questo panorama, sono risultate tuttavia ancora poco esplorate le connessioni che emergono tra alcuni orientamenti relazionali delle prassi di ricerca e azione urbanistica e quelle pratiche pedagogiche promosse a partire dal contesto della scuola pubblica che costruiscono alcuni ponti originali con l’indagine e il progetto di città. La tesi si articola in quattro parti. Nella prima parte, Quadro introduttivo, si presentano le ragioni di una ricerca con le scuole e si discutono la costruzione delle domande di ricerca, della metodologia e il posizionamento adottato. Nella seconda parte, Retroterra teorico, le principali questioni prese in esame sono rilette alla luce di alcune matrici e radici culturali che attraversano differenti campi del sapere: dall'urbanistica, alla pedagogia, alla psicologia dello sviluppo, alla sociologia. L'uso del framework teorico è stato alla base dello studio e l'attivazione di attività sperimentali pedagogico/urbanistiche nei tre contesti scolastici del Laboratorio romano, restituite nella terza parte dell’elaborato, Quadro metodologico e operativo. Per finire, nella quarta parte, Conclusioni e testi, trovano spazio le riflessioni conclusive che sintetizzano i principali apprendimenti, le tensioni e le intuizioni emerse nel corso dello sviluppo della ricerca. La tesi contribuisce a un dibattito in corso su come fare ricerca territoriale con le scuole, le comunità di pratiche educanti, le bambine e i bambini possa costituirsi come motore per l’innovazione dei saperi e delle pratiche che si occupano di città e territorio, in una prospettiva radicalmente relazionale e affettiva.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: La strada che non andava in nessun posto. La scuola come agente per il progetto di città: tracce evolutive, apprendimenti ed esperimenti dal contesto romano
Tipologia:
Tesi di dottorato
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