La complessità del reale e la limitatezza delle risorse mostrano il fallimento di una concezione organizzazione “rigida” dell’ambiente costruito incapace di adattarsi ai continui mutamenti, i cui cicli sono diventati sempre più brevi e intensi. La vulnerabilità (ambientale, economica e sociale) porta il “sistema costruito” a riorganizzarsi in conseguenza degli eventi stressanti per raggiungere accettabili livelli di efficienza o a mostrare la sua fragilità, facendo saltare i concetti di stabilità (sicurezza ambientale, economica e sociale) cui siamo abituati. Di fronte a questa domanda particolarmente articolata, più che decidere se demolire, trasformare o conservare, il progettista è chiamato a “progettare processi rigenerativi” dei sistemi edilizi e dei contesti nel loro complesso. Sebbene la letteratura riconosca la necessità di strumenti di previsione degli impatti, appare sempre più importante affiancare strategie volte a incrementare l’adattabilità intesa come una caratteristica del sistema progettato che ne permette la trasformazione o modificazione, incrementandone le qualità prestazionali nel tempo. Le pubblicazioni selezionate riportano esperienze di ricerca sui temi dell’adattabilità e flessibilità, analizzando approcci all’applicazione di questi requisiti e approfondimenti relativi alle varie scale di attuazione. In primis, alla scala dello spazio interno e delle sue attrezzature: adattabilità del sistema spazio-arredi all’evoluzione delle esigenze dell’utenza, anche per compensare le perdite di abilità delle persone più fragili (gli anziani) e garantire il più alto grado possibile di autonomia e autosufficienza. In secondo luogo, alla scala dell’edificio: rigenerazione del patrimonio abitativo secondo un processo adattivo alle variabili esterne (condizioni climatiche) e interne (utenze). Infine, alla scala urbana: adattabilità degli spazi urbani alle esigenze di una popolazione prevalentemente anziana che richiede soluzioni migliorative delle proprie condizioni di benessere.

Adattabilità/flessibilità

Cristiana Cellucci
2025-01-01

Abstract

La complessità del reale e la limitatezza delle risorse mostrano il fallimento di una concezione organizzazione “rigida” dell’ambiente costruito incapace di adattarsi ai continui mutamenti, i cui cicli sono diventati sempre più brevi e intensi. La vulnerabilità (ambientale, economica e sociale) porta il “sistema costruito” a riorganizzarsi in conseguenza degli eventi stressanti per raggiungere accettabili livelli di efficienza o a mostrare la sua fragilità, facendo saltare i concetti di stabilità (sicurezza ambientale, economica e sociale) cui siamo abituati. Di fronte a questa domanda particolarmente articolata, più che decidere se demolire, trasformare o conservare, il progettista è chiamato a “progettare processi rigenerativi” dei sistemi edilizi e dei contesti nel loro complesso. Sebbene la letteratura riconosca la necessità di strumenti di previsione degli impatti, appare sempre più importante affiancare strategie volte a incrementare l’adattabilità intesa come una caratteristica del sistema progettato che ne permette la trasformazione o modificazione, incrementandone le qualità prestazionali nel tempo. Le pubblicazioni selezionate riportano esperienze di ricerca sui temi dell’adattabilità e flessibilità, analizzando approcci all’applicazione di questi requisiti e approfondimenti relativi alle varie scale di attuazione. In primis, alla scala dello spazio interno e delle sue attrezzature: adattabilità del sistema spazio-arredi all’evoluzione delle esigenze dell’utenza, anche per compensare le perdite di abilità delle persone più fragili (gli anziani) e garantire il più alto grado possibile di autonomia e autosufficienza. In secondo luogo, alla scala dell’edificio: rigenerazione del patrimonio abitativo secondo un processo adattivo alle variabili esterne (condizioni climatiche) e interne (utenze). Infine, alla scala urbana: adattabilità degli spazi urbani alle esigenze di una popolazione prevalentemente anziana che richiede soluzioni migliorative delle proprie condizioni di benessere.
2025
979-12-5953-154-4
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