Anche se è possibile considerare l’opera di Ungers un’opera unitaria, un unico grande progetto di architettura, a partire dal 1991 sembra avere inizio una stagione del tutto nuova e riconoscibile: quella della città dialettica. Questi progetti indagano la complessità e le contraddizioni insite nella città contemporanea, provando a riconoscere un ruolo per l’architettura nel definire spazi riconoscibili e nominabili. Interpretando il lavoro che negli anni Ungers ha proposto per la città di Berlino, questa ricerca tenta di ricostruire riferimenti, modi e figure del comporre di questa stagione, riconoscendo infine che non è la città a essere dialettica, ma l’architettura stessa, che con le sue forme e le sue geometrie è chiamata a instaurare un inesauribile dialogo tra la necessità del comporre – del creare – e la storia, la purezza insita nell’idea e le antinomie della città e della cultura contemporanea. Attraverso la lettura del lavoro di Ungers, infine, si cerca di comprendere meglio la città del nostro tempo, le architetture nelle quali abitiamo e a cui, da architetti, aspiriamo
Architettura dialettica : composizioni di Oswald Mathias Ungers per il centro di Berlino
d'Abramo, Vincenzo
2025-01-01
Abstract
Anche se è possibile considerare l’opera di Ungers un’opera unitaria, un unico grande progetto di architettura, a partire dal 1991 sembra avere inizio una stagione del tutto nuova e riconoscibile: quella della città dialettica. Questi progetti indagano la complessità e le contraddizioni insite nella città contemporanea, provando a riconoscere un ruolo per l’architettura nel definire spazi riconoscibili e nominabili. Interpretando il lavoro che negli anni Ungers ha proposto per la città di Berlino, questa ricerca tenta di ricostruire riferimenti, modi e figure del comporre di questa stagione, riconoscendo infine che non è la città a essere dialettica, ma l’architettura stessa, che con le sue forme e le sue geometrie è chiamata a instaurare un inesauribile dialogo tra la necessità del comporre – del creare – e la storia, la purezza insita nell’idea e le antinomie della città e della cultura contemporanea. Attraverso la lettura del lavoro di Ungers, infine, si cerca di comprendere meglio la città del nostro tempo, le architetture nelle quali abitiamo e a cui, da architetti, aspiriamoFile | Dimensione | Formato | |
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