Stabilire un’equivalenza, o quanto meno una similitudine, tra il libro e l’architettura, tra la carta e la muratura, non è certamente un’operazione rivoluzionaria. In fondo, colui che ha coniato il celebre adagio “l’architettura è il grande libro dell’umanità” lo ha ribadito con cristallina chiarezza. Per contro, non è immediato, sebbene possa sembrare una logica conseguenza della semplice somma di ogni architettura-libro che la compone, elevare, fuor di metafora, un’intera città a immensa biblioteca. Un milione di voci abita la città di Venezia. Un milione di voci, dotte o minori, risuona e rimbalza nel labirinto urbano e letterario che la struttura.
Un milione di voci. Venezia e gli abitanti di carta
Pastorello, Andrea
2025-01-01
Abstract
Stabilire un’equivalenza, o quanto meno una similitudine, tra il libro e l’architettura, tra la carta e la muratura, non è certamente un’operazione rivoluzionaria. In fondo, colui che ha coniato il celebre adagio “l’architettura è il grande libro dell’umanità” lo ha ribadito con cristallina chiarezza. Per contro, non è immediato, sebbene possa sembrare una logica conseguenza della semplice somma di ogni architettura-libro che la compone, elevare, fuor di metafora, un’intera città a immensa biblioteca. Un milione di voci abita la città di Venezia. Un milione di voci, dotte o minori, risuona e rimbalza nel labirinto urbano e letterario che la struttura.| File | Dimensione | Formato | |
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