Il quartiere Arcella di Padova costituisce, da alcuni anni, un caso emblematico di sperimentazione di pratiche di rigenerazione urbana dal basso, caratterizzate da approcci partecipativi e inclusivi (Albanese e Marconi, 2024). All’interno di questo contesto, il presente contributo si propone di analizzare l’emergente protagonismo delle scuole che attraverso l’attivazione di processi collaborativi ed educativi hanno iniziato anch’esse a promuovere attivamente la trasformazione del territorio, contribuendo alla costruzione di legami sociali e alla valorizzazione delle risorse locali (Marini, 2024). L’obiettivo è mettere in luce il potenziale educativo e sociale della scuola come attore chiave nei percorsi di rigenerazione urbana. L’Arcella ospita numerose istituzioni scolastiche che coprono i diversi cicli dell'istruzione, dall'infanzia alle scuole superiori e agli istituti professionali: una rete capillare di presìdi educativi che ben rappresenta la dotazione di attrezzature del welfare materiale e di dispositivi sociali fondamentali della città pubblica (Pasqui, 2021; Savoldi e Renzoni, 2018). A partire dalla creazione della rete Grande Scuola Arcella promossa nel 2016 dall’Ufficio Scolastico di Padova, per connettere le istituzioni scolastiche del quartiere si sono susseguite nel tempo numerose iniziative che hanno in diverso modo attivato esperienze di rigenerazione urbana a base culturale e educativa. Queste iniziative nascono dalle sfide poste da un quartiere complesso come l’Arcella, in rapido cambiamento, eterogeneo nella sua composizione sociale e spaziale, dove si concentrano da un lato fragilità socio-economiche, episodi di microcriminalità e spazi in abbandono e dall’altro una fervente vivacità sociale e creativa che parte dall’azione civica e l'avvio di nuove progettualità di riqualificazione promosse dall’amministrazione. All’interno di tale contesto, le scuole con la comunità educante hanno iniziato ad uscire sul territorio con laboratori di didattica innovativa, sperimentando l’analisi e la reimmaginazione degli spazi del quartiere, a partire da quelli più problematici. La città e il quartiere sono stati utilizzati per costruire percorsi educativi innestati sull’esperienza dell’esplorazione e dell'attraversamento, della lettura della sua storia e delle sue componenti, dell’interazione con i suoi abitanti e della reimmaginazione, trasformazione e cura dei luoghi. Il contributo si focalizza su alcuni questi processi per mettere in rilievo gli esiti trasformativi materiali e immateriali raggiunti in Arcella e permette di delineare alcuni degli ingredienti utili a sviluppare sinergie e azioni che possano permanere nel tempo e massimizzare gli impatti di rigenerazione urbana.
Presìdi educativi e rigenerazione urbana: il ruolo delle scuole nel quartiere
Marini, Stefania
2025-01-01
Abstract
Il quartiere Arcella di Padova costituisce, da alcuni anni, un caso emblematico di sperimentazione di pratiche di rigenerazione urbana dal basso, caratterizzate da approcci partecipativi e inclusivi (Albanese e Marconi, 2024). All’interno di questo contesto, il presente contributo si propone di analizzare l’emergente protagonismo delle scuole che attraverso l’attivazione di processi collaborativi ed educativi hanno iniziato anch’esse a promuovere attivamente la trasformazione del territorio, contribuendo alla costruzione di legami sociali e alla valorizzazione delle risorse locali (Marini, 2024). L’obiettivo è mettere in luce il potenziale educativo e sociale della scuola come attore chiave nei percorsi di rigenerazione urbana. L’Arcella ospita numerose istituzioni scolastiche che coprono i diversi cicli dell'istruzione, dall'infanzia alle scuole superiori e agli istituti professionali: una rete capillare di presìdi educativi che ben rappresenta la dotazione di attrezzature del welfare materiale e di dispositivi sociali fondamentali della città pubblica (Pasqui, 2021; Savoldi e Renzoni, 2018). A partire dalla creazione della rete Grande Scuola Arcella promossa nel 2016 dall’Ufficio Scolastico di Padova, per connettere le istituzioni scolastiche del quartiere si sono susseguite nel tempo numerose iniziative che hanno in diverso modo attivato esperienze di rigenerazione urbana a base culturale e educativa. Queste iniziative nascono dalle sfide poste da un quartiere complesso come l’Arcella, in rapido cambiamento, eterogeneo nella sua composizione sociale e spaziale, dove si concentrano da un lato fragilità socio-economiche, episodi di microcriminalità e spazi in abbandono e dall’altro una fervente vivacità sociale e creativa che parte dall’azione civica e l'avvio di nuove progettualità di riqualificazione promosse dall’amministrazione. All’interno di tale contesto, le scuole con la comunità educante hanno iniziato ad uscire sul territorio con laboratori di didattica innovativa, sperimentando l’analisi e la reimmaginazione degli spazi del quartiere, a partire da quelli più problematici. La città e il quartiere sono stati utilizzati per costruire percorsi educativi innestati sull’esperienza dell’esplorazione e dell'attraversamento, della lettura della sua storia e delle sue componenti, dell’interazione con i suoi abitanti e della reimmaginazione, trasformazione e cura dei luoghi. Il contributo si focalizza su alcuni questi processi per mettere in rilievo gli esiti trasformativi materiali e immateriali raggiunti in Arcella e permette di delineare alcuni degli ingredienti utili a sviluppare sinergie e azioni che possano permanere nel tempo e massimizzare gli impatti di rigenerazione urbana.| File | Dimensione | Formato | |
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