Il saggio si occupa di un progetto impegnativo della Gregotti Associati a Lisbona. L'interesse del progetto risiede nella capacità di cambiare scala al variare della posizione topologica delle parti. Il lavoro è quindi una sapiente meditazione sui caratteri dell'"anonimato eloquente" che un manufatto complesso riesce ad esprimere, alla sua capacità di mostrarsi istituzionalmente con una presenza affermativa di edificio pubblico e la opposta capacità a relazionarsi con il contesto minuto per stabilire relazioni amichevoli. Un saggio sul "progetto-paesaggio" dato dalla dimensione, qualità e forma degli spazi pubblici che l'edificio realizza.
Centro culturale di Belem
GALANTINO, MAURO
1993-01-01
Abstract
Il saggio si occupa di un progetto impegnativo della Gregotti Associati a Lisbona. L'interesse del progetto risiede nella capacità di cambiare scala al variare della posizione topologica delle parti. Il lavoro è quindi una sapiente meditazione sui caratteri dell'"anonimato eloquente" che un manufatto complesso riesce ad esprimere, alla sua capacità di mostrarsi istituzionalmente con una presenza affermativa di edificio pubblico e la opposta capacità a relazionarsi con il contesto minuto per stabilire relazioni amichevoli. Un saggio sul "progetto-paesaggio" dato dalla dimensione, qualità e forma degli spazi pubblici che l'edificio realizza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.