Progetto doppiamente complesso per il tema e il luogo. Non ultimo la fase storica della riunificazione delle due Germanie. L'area è quella tra l'ansa della Sprea e il Tiergarten, appoggiata al vecchio Parlamento e disposta lungo il tracciato delle mura settecentesche. La dimensione e la varietà degli elementi da insediare ha suggerito di scomporre l'area in una corografia di aree minori, sufficientemente grandi da esaurire un tema paesaggistico-morfologico preesistente e sufficientemente piccole per essre svolte con un unico progetto architettonico. Quindi non un piano, ma un mosaico di progetti, ognuno indipendente, sostenibile, significativo per una porzione urbana da completare. Il secondo elemento è stato un giudizio sulla storia. Prima preoccupazione invertire il senso del progetto della Grande Berlino, voluto da Hitler e disegnato da Speer, che tracciava un asse nord sud. Il nostro progetto separava un brano del parco e disponeva est ovest un dialogo tra il vecchio Parlamento e il nuovo parlamento del Land. Si creava così un parco rettangolare, il Parco della Memoria, tessuto secondo coordinate geografiche non dominanti nell'area. Tutti gli uffici avrebbero costruito una linea est-ovest congiungendo i due flessi della Sprea e le ragioni di sicurezza suggerirono il taglio di un canale su cui appoggiare la linea costruita. Così definito appariva il progetto di un'isola delle istituzioni. Altro tema il bordo su cui era stato costruito il muro. Da sempre un limite tra parco e città barocca, la nuova urbanizzazione si preoccupava di aprirlo costruendo una teoria di anse urbane, vestiboli di accesso al Tiergarten. Infine ParisierPlatz e la porta di Brandebuirgo, da sempre vestibolo d'ingresso est-ovest da e verso l'Unter den Linden, che, con il nuovo tracciato parallelo al muro, si apriva anche a nord, con un isolato delle istituzioni che raggiungeva la Sprea.
"Progetto per il nuovo quartiere del Parlamento a Berlino",Concorso liberoi, sesto premio
GALANTINO, MAURO;
1993-01-01
Abstract
Progetto doppiamente complesso per il tema e il luogo. Non ultimo la fase storica della riunificazione delle due Germanie. L'area è quella tra l'ansa della Sprea e il Tiergarten, appoggiata al vecchio Parlamento e disposta lungo il tracciato delle mura settecentesche. La dimensione e la varietà degli elementi da insediare ha suggerito di scomporre l'area in una corografia di aree minori, sufficientemente grandi da esaurire un tema paesaggistico-morfologico preesistente e sufficientemente piccole per essre svolte con un unico progetto architettonico. Quindi non un piano, ma un mosaico di progetti, ognuno indipendente, sostenibile, significativo per una porzione urbana da completare. Il secondo elemento è stato un giudizio sulla storia. Prima preoccupazione invertire il senso del progetto della Grande Berlino, voluto da Hitler e disegnato da Speer, che tracciava un asse nord sud. Il nostro progetto separava un brano del parco e disponeva est ovest un dialogo tra il vecchio Parlamento e il nuovo parlamento del Land. Si creava così un parco rettangolare, il Parco della Memoria, tessuto secondo coordinate geografiche non dominanti nell'area. Tutti gli uffici avrebbero costruito una linea est-ovest congiungendo i due flessi della Sprea e le ragioni di sicurezza suggerirono il taglio di un canale su cui appoggiare la linea costruita. Così definito appariva il progetto di un'isola delle istituzioni. Altro tema il bordo su cui era stato costruito il muro. Da sempre un limite tra parco e città barocca, la nuova urbanizzazione si preoccupava di aprirlo costruendo una teoria di anse urbane, vestiboli di accesso al Tiergarten. Infine ParisierPlatz e la porta di Brandebuirgo, da sempre vestibolo d'ingresso est-ovest da e verso l'Unter den Linden, che, con il nuovo tracciato parallelo al muro, si apriva anche a nord, con un isolato delle istituzioni che raggiungeva la Sprea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.