Tra i materiali a disposizione del progetto si può oggi includere la natura, intesa quale mondo vegetale in grado di costituirsi come vero e proprio elemento tecnico. Piante rampicanti addossate ai muri, o indipendenti da essi, vegetazioni sostenute per determinare sporti orizzontali di ombreggiamento, tetti verdi per creare giardini pensili da abitare o semplici coperture piantumate, costituiscono alcune delle possibilità di impiego che rendono la natura non solo un potenziale elemento del paesaggio ma parte integrante di un muro o di un tetto, materiale di rivestimento esterno e interno e, ancora, dispositivo di protezione e controllo solare. Proprio tali opzioni sono l’oggetto di interesse di questo libro, che approfondisce le potenzialità della vegetazione impiegata per divenire dispositivo funzionale del progetto, e trasformarsi di volta in volta in elemento schermante, componente per il controllo microclimatico, o parte costruttiva dell’edificio, come avviene nei muri vegetali, termine che identifica una stratigrafia in cui le piante e i supporti che ne consentono la crescita sono integrati nella parete, come potrebbe esserlo un qualsiasi tipo di rivestimento. Molte le funzioni che la vegetazione può svolgere, dal determinare variazioni microclimatiche sulla temperatura, l’umidità e la ventosità, al fungere da sistema di depurazione dell’aria o attenuare i rumori. Il testo le analizza e traccia un percorso critico attraverso alcuni progetti recenti nei quali la natura è stata impiegata alla ricerca di nuove verticalità urbane, proponendo, attraverso immagini e dettagli costruttivi, le diverse soluzioni adottate.
Verde: naturalizzare in verticale
TATANO, VALERIA
2008-01-01
Abstract
Tra i materiali a disposizione del progetto si può oggi includere la natura, intesa quale mondo vegetale in grado di costituirsi come vero e proprio elemento tecnico. Piante rampicanti addossate ai muri, o indipendenti da essi, vegetazioni sostenute per determinare sporti orizzontali di ombreggiamento, tetti verdi per creare giardini pensili da abitare o semplici coperture piantumate, costituiscono alcune delle possibilità di impiego che rendono la natura non solo un potenziale elemento del paesaggio ma parte integrante di un muro o di un tetto, materiale di rivestimento esterno e interno e, ancora, dispositivo di protezione e controllo solare. Proprio tali opzioni sono l’oggetto di interesse di questo libro, che approfondisce le potenzialità della vegetazione impiegata per divenire dispositivo funzionale del progetto, e trasformarsi di volta in volta in elemento schermante, componente per il controllo microclimatico, o parte costruttiva dell’edificio, come avviene nei muri vegetali, termine che identifica una stratigrafia in cui le piante e i supporti che ne consentono la crescita sono integrati nella parete, come potrebbe esserlo un qualsiasi tipo di rivestimento. Molte le funzioni che la vegetazione può svolgere, dal determinare variazioni microclimatiche sulla temperatura, l’umidità e la ventosità, al fungere da sistema di depurazione dell’aria o attenuare i rumori. Il testo le analizza e traccia un percorso critico attraverso alcuni progetti recenti nei quali la natura è stata impiegata alla ricerca di nuove verticalità urbane, proponendo, attraverso immagini e dettagli costruttivi, le diverse soluzioni adottate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.