Il testo espone i contenuti e i principali indirizzi attuali del restauro come disciplina progettuale che coniuga le istanze conservative con la volontà di prolungare o rinnovare l’utilizzo delle architetture esistenti. Dopo una introduzione sulle diverse posizioni culturali e una analisi delle realizzazioni ad esse riferibili, il testo propone i criteri in base ai quali definire sia le singolarità sia le analogie tematiche dei diversi casi che il restauro si trova ad affrontare. Anche allo scopo di esemplificare le possibili risposte del restauro, sono analizzati e descritti, con numerose illustrazioni e disegni delle diverse fasi, alcuni interventi di restauro condotti dall’autore, utilizzati come riferimento delle diverse tematiche. Gli interventi affrontano in particolare: il “versante strutturale” del restauro, rappresentato dal consolidamento e dal miglioramento sismico; le questioni del decadimento e del degrado nel tempo, e le possibili forme di contrasto; la stratificazione come spessore e contenuto documentale della materia della fabbrica antica, con cui il restauro entra in contatto e della cui interpretazione-trasmissione è responsabile; il tema delle demolizioni operate a vari fini nell’ambito del restauro, della loro legittimità e controllo; quello delle aggiunte e degli apporti integrativi sia a scopo di elemento d’uso innovativo, campo in cui si incontrano le questioni proprie del restauro relative alle modalità di integrazione con quelle più generali del rapporto nuovo-antico. Attraverso altri interventi è trattato il restauro applicato ad architetture allo stato di rudere e restauro (il castello di Ossana), e il rapporto tra la casa antica e l’abitare odierno, concludendo con edifici di carattere marcatamente monumentale, come il restauro di una architettura di Andrea Palladio (Villa Saraceno e Villa Poiana) e la ricostruzione per anastilosi di una grande costruzione (il duomo di Venzone) crollato a causa di un terremoto. Il testo ha la struttura di un saggio che propone una metodologia del restauro descrivendola anche attraverso i progetti e le scelte compiute nei casi realmente affrontati; ha come principale ma non esclusiva finalità la formazione didattica avanzata per i corsi di studio della laurea magistrale.
Nel restauro. Progetti per le architetture del passato
DOGLIONI, FRANCESCO
2008-01-01
Abstract
Il testo espone i contenuti e i principali indirizzi attuali del restauro come disciplina progettuale che coniuga le istanze conservative con la volontà di prolungare o rinnovare l’utilizzo delle architetture esistenti. Dopo una introduzione sulle diverse posizioni culturali e una analisi delle realizzazioni ad esse riferibili, il testo propone i criteri in base ai quali definire sia le singolarità sia le analogie tematiche dei diversi casi che il restauro si trova ad affrontare. Anche allo scopo di esemplificare le possibili risposte del restauro, sono analizzati e descritti, con numerose illustrazioni e disegni delle diverse fasi, alcuni interventi di restauro condotti dall’autore, utilizzati come riferimento delle diverse tematiche. Gli interventi affrontano in particolare: il “versante strutturale” del restauro, rappresentato dal consolidamento e dal miglioramento sismico; le questioni del decadimento e del degrado nel tempo, e le possibili forme di contrasto; la stratificazione come spessore e contenuto documentale della materia della fabbrica antica, con cui il restauro entra in contatto e della cui interpretazione-trasmissione è responsabile; il tema delle demolizioni operate a vari fini nell’ambito del restauro, della loro legittimità e controllo; quello delle aggiunte e degli apporti integrativi sia a scopo di elemento d’uso innovativo, campo in cui si incontrano le questioni proprie del restauro relative alle modalità di integrazione con quelle più generali del rapporto nuovo-antico. Attraverso altri interventi è trattato il restauro applicato ad architetture allo stato di rudere e restauro (il castello di Ossana), e il rapporto tra la casa antica e l’abitare odierno, concludendo con edifici di carattere marcatamente monumentale, come il restauro di una architettura di Andrea Palladio (Villa Saraceno e Villa Poiana) e la ricostruzione per anastilosi di una grande costruzione (il duomo di Venzone) crollato a causa di un terremoto. Il testo ha la struttura di un saggio che propone una metodologia del restauro descrivendola anche attraverso i progetti e le scelte compiute nei casi realmente affrontati; ha come principale ma non esclusiva finalità la formazione didattica avanzata per i corsi di studio della laurea magistrale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.