Nel mondo del progetto, sia di architettura che di design, la cura e l’attenzione alle superfici è stata sempre presente. Oggi, però, il trattamento superficiale è diventato sempre più importante, sempre più strategico, persino indispensabile. In moltissimi casi è diventato il motivo stesso della ideazione e realizzazione dei manufatti. Nell’epoca delle comunicazioni la superficie è il luogo fisico dove si rendono palesi i segnali che sono stati elaborati e trasmessi da vari tipi di strumenti. Le architetture hanno dovuto necessariamente fare i conti con questi cambiamenti e le loro superfici sono spesso divenute assai più importanti rispetto ai loro spazi fruibili. Di fronte a questi cambiamenti forse è il caso di soffermarsi un attimo a pensare su un argomento che sembra di scarsa importanza, per la sua natura così comune, palese, esteriorizzata. Non è così. Il pensiero intorno all’evoluzione delle superfici, che già da tempo si sta conducendo nel mondo del progetto, ha sempre bisogno di chiarimenti, di precisazioni, di argomentazioni. Il motivo sta proprio nel fatto che la superficie a volte mente e a volte no. Pensare per superfici o pensare alle superfici, per chi si occupa di architettura è assolutamente necessario, a volte prioritario rispetto al resto delle questioni.
Superficial_mente
ZENNARO, PIETRO
2011-01-01
Abstract
Nel mondo del progetto, sia di architettura che di design, la cura e l’attenzione alle superfici è stata sempre presente. Oggi, però, il trattamento superficiale è diventato sempre più importante, sempre più strategico, persino indispensabile. In moltissimi casi è diventato il motivo stesso della ideazione e realizzazione dei manufatti. Nell’epoca delle comunicazioni la superficie è il luogo fisico dove si rendono palesi i segnali che sono stati elaborati e trasmessi da vari tipi di strumenti. Le architetture hanno dovuto necessariamente fare i conti con questi cambiamenti e le loro superfici sono spesso divenute assai più importanti rispetto ai loro spazi fruibili. Di fronte a questi cambiamenti forse è il caso di soffermarsi un attimo a pensare su un argomento che sembra di scarsa importanza, per la sua natura così comune, palese, esteriorizzata. Non è così. Il pensiero intorno all’evoluzione delle superfici, che già da tempo si sta conducendo nel mondo del progetto, ha sempre bisogno di chiarimenti, di precisazioni, di argomentazioni. Il motivo sta proprio nel fatto che la superficie a volte mente e a volte no. Pensare per superfici o pensare alle superfici, per chi si occupa di architettura è assolutamente necessario, a volte prioritario rispetto al resto delle questioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.