Il saggio è inserito in apertura al catalogo della mostra su Federico Zandomeneghi realizzata alla Fondazione Mazzotta di Milano dal 20 febbraio al 6 giugno 2004. Lo studio mira a una ricollocazione del ruolo dell’artista nel contesto italiano e poi francese dell’ottocento, riconsiderando in parte le posizioni spesso encomiastiche della bibliografia specifica. Si è rivolta un’attenzione particolare al periodo della formazione e della prima fortuna veneziana del pittore, membro di un’autorevole “dinastia” nell’accademia di Venezia e dunque destinato a una fruttuosa carriera nazionale. In questo senso si erano mosse anche le speranze della critica militante – Camillo Boito in primis – nell’individuare in Zandomeneghi una promessa per il nuovo “stile nazionale”. Le divergenze di una scelta per certi aspetti controproducente, come quella di scontrarsi sul difficile terreno della concorrenza artistica parigina, con le aspettative della giovinezza è uno dei temi affrontati dal saggio.
Un veneziano a Parigi
CASTELLANI, FRANCESCA
2004-01-01
Abstract
Il saggio è inserito in apertura al catalogo della mostra su Federico Zandomeneghi realizzata alla Fondazione Mazzotta di Milano dal 20 febbraio al 6 giugno 2004. Lo studio mira a una ricollocazione del ruolo dell’artista nel contesto italiano e poi francese dell’ottocento, riconsiderando in parte le posizioni spesso encomiastiche della bibliografia specifica. Si è rivolta un’attenzione particolare al periodo della formazione e della prima fortuna veneziana del pittore, membro di un’autorevole “dinastia” nell’accademia di Venezia e dunque destinato a una fruttuosa carriera nazionale. In questo senso si erano mosse anche le speranze della critica militante – Camillo Boito in primis – nell’individuare in Zandomeneghi una promessa per il nuovo “stile nazionale”. Le divergenze di una scelta per certi aspetti controproducente, come quella di scontrarsi sul difficile terreno della concorrenza artistica parigina, con le aspettative della giovinezza è uno dei temi affrontati dal saggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.