Questo testo affronta le questioni che riguardano due aree di Chioggia: la laguna di Lusenzo e l’isola Saloni. Due aree di margine, sulle quali sono in atto processi di trasformazione che si pongono l’obiettivo di utilizzare, questi luoghi, come completamento della struttura urbana di Chioggia. Questo lavoro si riallaccia al Forum Urbanistico che ha visto la partecipazione di più Facoltà di Architettura Europee. Ricordando quella esperienza e per comprendere l’ulteriore percorso fatto, si riportano le conclusioni alle quali se era pervenuti che hanno guidato questa ricerca. Si è ragionato sui margini di questo luogo che, come spesso accade, sono coincidenti con la periferia della città. Margini particolari che affondano e si affacciano sull’acqua, materia che plasma questi luoghi. La laguna di Lusenzo e l’isola Saloni sono, in particolare, i luoghi delle nostre riflessioni avendo sempre presente l’insieme dell’aggregato urbano. Le ipotesi progettuali, alle quali si è pervenuti, pongono l’accento sul valore dell’ambiente fisico costruito e modificato nel tempo e sulla necessità di rendere evidenti le singole parti di questo sistema. La laguna di Lusenzo è lo spazio acqueo che connette la città dei pescatori con la città degli ortolani. Si può dire la città sull’acqua e la città tra le acquee: la laguna ed il mare. Il suo bordo, diventa il luogo sul quale far convergere le nuove relazioni e rendere possibili i collegamenti, che rapportano, tra loro, le varie parti del tessuto sviluppatesi in tempi diversi.

La periferia urbana

MERLINI, PAOLO
2004-01-01

Abstract

Questo testo affronta le questioni che riguardano due aree di Chioggia: la laguna di Lusenzo e l’isola Saloni. Due aree di margine, sulle quali sono in atto processi di trasformazione che si pongono l’obiettivo di utilizzare, questi luoghi, come completamento della struttura urbana di Chioggia. Questo lavoro si riallaccia al Forum Urbanistico che ha visto la partecipazione di più Facoltà di Architettura Europee. Ricordando quella esperienza e per comprendere l’ulteriore percorso fatto, si riportano le conclusioni alle quali se era pervenuti che hanno guidato questa ricerca. Si è ragionato sui margini di questo luogo che, come spesso accade, sono coincidenti con la periferia della città. Margini particolari che affondano e si affacciano sull’acqua, materia che plasma questi luoghi. La laguna di Lusenzo e l’isola Saloni sono, in particolare, i luoghi delle nostre riflessioni avendo sempre presente l’insieme dell’aggregato urbano. Le ipotesi progettuali, alle quali si è pervenuti, pongono l’accento sul valore dell’ambiente fisico costruito e modificato nel tempo e sulla necessità di rendere evidenti le singole parti di questo sistema. La laguna di Lusenzo è lo spazio acqueo che connette la città dei pescatori con la città degli ortolani. Si può dire la città sull’acqua e la città tra le acquee: la laguna ed il mare. Il suo bordo, diventa il luogo sul quale far convergere le nuove relazioni e rendere possibili i collegamenti, che rapportano, tra loro, le varie parti del tessuto sviluppatesi in tempi diversi.
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