Alla fine del XVIII secolo Bologna si distinse culturalmente dalle altre città della Pianura Padana per l’apparizione di validi architetti e temperisti nelle due correnti di architettura e quadratura e di paesaggio con architetture, che abbandonando l’esuberante decorativismo barocco, inventarono una nuova tipologia nella corrente neoclassica. Se il Palagi ed il Basoli furono in toto ideatori di architetture, il Fantuzzi ed il Savini, pure loro legati all’Accademia Clementina come allievi del maestro Vincenzo Martinelli (1783-1807), crearono le più belle ed ariose ”stanze paesaggio”, divenendo conclamati maestri nel "Trompe l’oeil". A seguito di sopralluoghi nel centro storico di Bologna e di rilevamenti architettonici, ci si può ancora imbattere su obliate e privatissime stanze di antiche dimore. Un esempio di grandissimo interesse documentario e di assoluta perizia decorativa, basata su solidi concetti d’architettura, è da considerarsi la "sala ovale" conservata nell’ex residenza Guicciardini Cesari che fu realizzata nell’anno 1822. Una parte di ispirazione del continuo ciclo pittorico trae origine dalle opere dei fratelli C.J. e A. Vernet, artisti francesi stabilitisi a Napoli e celebri per le loro "marine" pervase di sereno nitore mediterraneo. Il Fantuzzi utilizzò sapientemente il camino e quattro porte d’angolo come ideali supporti a sculture allegoriche dipinte che assumevano il ruolo di elementi di partizione di un continuo avvolgente paesaggio.

La sala ovale di casa Guicciardini in Bologna: un inedito ciclo pittorico di Rodolfo Fantuzzi (Bologna 1781-1832)

LUCCHESE, VINCENZO
1999-01-01

Abstract

Alla fine del XVIII secolo Bologna si distinse culturalmente dalle altre città della Pianura Padana per l’apparizione di validi architetti e temperisti nelle due correnti di architettura e quadratura e di paesaggio con architetture, che abbandonando l’esuberante decorativismo barocco, inventarono una nuova tipologia nella corrente neoclassica. Se il Palagi ed il Basoli furono in toto ideatori di architetture, il Fantuzzi ed il Savini, pure loro legati all’Accademia Clementina come allievi del maestro Vincenzo Martinelli (1783-1807), crearono le più belle ed ariose ”stanze paesaggio”, divenendo conclamati maestri nel "Trompe l’oeil". A seguito di sopralluoghi nel centro storico di Bologna e di rilevamenti architettonici, ci si può ancora imbattere su obliate e privatissime stanze di antiche dimore. Un esempio di grandissimo interesse documentario e di assoluta perizia decorativa, basata su solidi concetti d’architettura, è da considerarsi la "sala ovale" conservata nell’ex residenza Guicciardini Cesari che fu realizzata nell’anno 1822. Una parte di ispirazione del continuo ciclo pittorico trae origine dalle opere dei fratelli C.J. e A. Vernet, artisti francesi stabilitisi a Napoli e celebri per le loro "marine" pervase di sereno nitore mediterraneo. Il Fantuzzi utilizzò sapientemente il camino e quattro porte d’angolo come ideali supporti a sculture allegoriche dipinte che assumevano il ruolo di elementi di partizione di un continuo avvolgente paesaggio.
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