Intervenire in un contesto urbano ibrido – non più periferia, non borgata, non ancora rurale – pone due questioni: che caratteri attribuire alle nuove residenze richieste e come trattare le superfici interstiziali non edificate. Per restituire un ordine all’area di progetto, ci siamo dati, in forma sostanzialmente arbitraria, due regole: delimitare con perimetri circolari le superfici di influenza degli edifici esistenti, e introdurre suggestioni geometriche basate su simmetrie, mediante ribaltamenti di “figure” già presenti. In tal modo viene a configurarsi un nuovo disegno dell’intera area, caratterizzato da un insieme di recinti circolari, di dimensioni diverse, spesso sovrapposti, e da una serie di proiezioni, ribaltate lungo un asse ideale di simmetria, distribuite su sedimi apparentemente casuali ma in realtà disposte in rigorosa simmetria rispetto alle edificazioni esistenti: una sorta di tracciato analogo.
Relazioni concentriche
GIANI, ESTHER
2013-01-01
Abstract
Intervenire in un contesto urbano ibrido – non più periferia, non borgata, non ancora rurale – pone due questioni: che caratteri attribuire alle nuove residenze richieste e come trattare le superfici interstiziali non edificate. Per restituire un ordine all’area di progetto, ci siamo dati, in forma sostanzialmente arbitraria, due regole: delimitare con perimetri circolari le superfici di influenza degli edifici esistenti, e introdurre suggestioni geometriche basate su simmetrie, mediante ribaltamenti di “figure” già presenti. In tal modo viene a configurarsi un nuovo disegno dell’intera area, caratterizzato da un insieme di recinti circolari, di dimensioni diverse, spesso sovrapposti, e da una serie di proiezioni, ribaltate lungo un asse ideale di simmetria, distribuite su sedimi apparentemente casuali ma in realtà disposte in rigorosa simmetria rispetto alle edificazioni esistenti: una sorta di tracciato analogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.