Nel presente articolo è esaminata la teoria della percezione di Walter Gropius prendendo come riferimento un testo del 1947: Is There a Science of Design? Nella prima parte del testo emergono alcune influenze dalla Ganzheitspsychologie e dal New Look on Perception. In particolare si discute una dimostrazione percettiva, citata dallo stesso Gropius, di Earl C. Kelley. Nel suo testo, Gropius assume anche alcune premesse della fenomenologia. Da questo punto di vista, egli pone le basi teoriche per l’intersoggettività percettiva. Inoltre, sono messe in luce alcune sue intuizioni sullo studio scientifico delle qualità espressive e della relazione soggetto-ambiente. Infine, è rilevata l’influenza, sulla teoria della percezione di Gropius, della teoria della Gestalt e della psicologia spiritualistica.
Sulla teoria della percezione di Walter Gropius
SINICO, MICHELE
2013-01-01
Abstract
Nel presente articolo è esaminata la teoria della percezione di Walter Gropius prendendo come riferimento un testo del 1947: Is There a Science of Design? Nella prima parte del testo emergono alcune influenze dalla Ganzheitspsychologie e dal New Look on Perception. In particolare si discute una dimostrazione percettiva, citata dallo stesso Gropius, di Earl C. Kelley. Nel suo testo, Gropius assume anche alcune premesse della fenomenologia. Da questo punto di vista, egli pone le basi teoriche per l’intersoggettività percettiva. Inoltre, sono messe in luce alcune sue intuizioni sullo studio scientifico delle qualità espressive e della relazione soggetto-ambiente. Infine, è rilevata l’influenza, sulla teoria della percezione di Gropius, della teoria della Gestalt e della psicologia spiritualistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.