Con l’abstract si intende presentare una ricerca sull’applicazione delle ICT, finalizzata alla definizione e attuazione di un HGIS (Historical GIS) dedicato a chi si occupa di storia della città e del territorio, e di pianificazione. La ricerca è nata dall'idea di trovare altri e diversi modi di comunicare le trasformazioni, le stratificazioni e i cambiamenti delle città legati agli eventi naturali e alle decisioni politiche e amministrative avvenute nel corso della storia delle stesse città. La città è frutto dell'opera dell'uomo che attraverso processi di lunga durata ne ha determinato la forma. La storia delle città può essere svolta solo se s’indagano tali processi, attraverso la ricerca e lo studio delle fonti, le interpretazioni e analisi delle stesse. Va detto però che i luoghi o gli eventi legati alla città sono caratterizzati dai due concetti di spazio e tempo. Ogni città è stata creata in un determinato spazio e in un determinato tempo; ogni evento si è svolto in momento preciso e in un luogo specifico. I personaggi della storia sono vissuti in un intervallo temporale, hanno contribuito a segnare quel momento con azioni che sono riconoscibili come tracce nella storia. Siano essi personaggi illustri, che uomini del fare. Quando lo studioso racconta la storia della città fa dunque riferimento, anche se non espressamente, alle due tematiche di spazio e tempo perché, come detto, le azioni si svolgono in momenti e luoghi definititi o circoscrivibili. Lo strumento informatico più adatto a controllare e gestire le informazioni legate ai concetti di spazio e tempo è il GIS perché tratta dati spaziali, dati qualitativi e quantitativi e, non ultimo, dati temporali. La caratteristica principale del GIS è quella di mettere in relazione i dati raccolti in banche dati con la cartografia, ovvero relazionare le informazioni geografiche con dati anche non spaziali. Per la storia delle città la messa a punto di un applicativo, come l’HGIS, diviene uno strumento imprescindibile per lo studioso che vuole mettere a sistema nuovi strumenti di comunicazione, tali da essere utilizzati anche da chi si occupa di governo della città e del territorio, al fine di poter analizzare i fenomeni che variano nel tempo. La possibilità di visualizzare dati qualitativi e quantitativi sulla mappa consente di formulare nuove domande, cioè offre circolarità alla formula: domanda /risposta /nuove domande /nuove risposte; innescando così un meccanismo virtuoso di accrescimento della conoscenza/scoperta che non sia semplicemente legato al rinvenimento del documento inedito e alla sua pubblicazione, ma alla sua divulgazione attraverso metodi non convenzionali e di facile apertura ai non esperti. Solo l’analisi di dati spaziali consente di dire che lo spazio non è statico e che lo spazio cambia nel tempo. Mettendo a confronto diverse mappe storiche questo risulta più che evidente. Tutto questo se tradotto dal testo al documento visivo, attraverso mappe e modelli 3D ricostruttivi anche in movimento, facilita la comprensione dei fenomeni. La messa a punto del sistema informativo come l’HGIS, la sua applicazione al caso studio prese in esame (l’Arsenale della Repubblica di Venezia, dalla sua istituzione nel XII secolo ai giorni nostri), la validazione del prototipo, consentiranno una nuova prospettiva di analisi: quella di verificare un nuovo metodo di ricerca per la storia delle trasformazioni delle aree urbane, di maggiore comprensione delle dinamiche storiche dei cambiamenti e di previsione di eventuali scenari futuri. Infatti, sarebbe importante proporlo anche a chi si occupa di governo del territorio al fine di poter visualizzare e analizzare fenomeni che variano nel tempo.

Città, spazio e tempo: l’applicazione di un HGIS per la storia urbana

FERRIGHI, ALESSANDRA
2013-01-01

Abstract

Con l’abstract si intende presentare una ricerca sull’applicazione delle ICT, finalizzata alla definizione e attuazione di un HGIS (Historical GIS) dedicato a chi si occupa di storia della città e del territorio, e di pianificazione. La ricerca è nata dall'idea di trovare altri e diversi modi di comunicare le trasformazioni, le stratificazioni e i cambiamenti delle città legati agli eventi naturali e alle decisioni politiche e amministrative avvenute nel corso della storia delle stesse città. La città è frutto dell'opera dell'uomo che attraverso processi di lunga durata ne ha determinato la forma. La storia delle città può essere svolta solo se s’indagano tali processi, attraverso la ricerca e lo studio delle fonti, le interpretazioni e analisi delle stesse. Va detto però che i luoghi o gli eventi legati alla città sono caratterizzati dai due concetti di spazio e tempo. Ogni città è stata creata in un determinato spazio e in un determinato tempo; ogni evento si è svolto in momento preciso e in un luogo specifico. I personaggi della storia sono vissuti in un intervallo temporale, hanno contribuito a segnare quel momento con azioni che sono riconoscibili come tracce nella storia. Siano essi personaggi illustri, che uomini del fare. Quando lo studioso racconta la storia della città fa dunque riferimento, anche se non espressamente, alle due tematiche di spazio e tempo perché, come detto, le azioni si svolgono in momenti e luoghi definititi o circoscrivibili. Lo strumento informatico più adatto a controllare e gestire le informazioni legate ai concetti di spazio e tempo è il GIS perché tratta dati spaziali, dati qualitativi e quantitativi e, non ultimo, dati temporali. La caratteristica principale del GIS è quella di mettere in relazione i dati raccolti in banche dati con la cartografia, ovvero relazionare le informazioni geografiche con dati anche non spaziali. Per la storia delle città la messa a punto di un applicativo, come l’HGIS, diviene uno strumento imprescindibile per lo studioso che vuole mettere a sistema nuovi strumenti di comunicazione, tali da essere utilizzati anche da chi si occupa di governo della città e del territorio, al fine di poter analizzare i fenomeni che variano nel tempo. La possibilità di visualizzare dati qualitativi e quantitativi sulla mappa consente di formulare nuove domande, cioè offre circolarità alla formula: domanda /risposta /nuove domande /nuove risposte; innescando così un meccanismo virtuoso di accrescimento della conoscenza/scoperta che non sia semplicemente legato al rinvenimento del documento inedito e alla sua pubblicazione, ma alla sua divulgazione attraverso metodi non convenzionali e di facile apertura ai non esperti. Solo l’analisi di dati spaziali consente di dire che lo spazio non è statico e che lo spazio cambia nel tempo. Mettendo a confronto diverse mappe storiche questo risulta più che evidente. Tutto questo se tradotto dal testo al documento visivo, attraverso mappe e modelli 3D ricostruttivi anche in movimento, facilita la comprensione dei fenomeni. La messa a punto del sistema informativo come l’HGIS, la sua applicazione al caso studio prese in esame (l’Arsenale della Repubblica di Venezia, dalla sua istituzione nel XII secolo ai giorni nostri), la validazione del prototipo, consentiranno una nuova prospettiva di analisi: quella di verificare un nuovo metodo di ricerca per la storia delle trasformazioni delle aree urbane, di maggiore comprensione delle dinamiche storiche dei cambiamenti e di previsione di eventuali scenari futuri. Infatti, sarebbe importante proporlo anche a chi si occupa di governo del territorio al fine di poter visualizzare e analizzare fenomeni che variano nel tempo.
2013
9788897524090
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/162289
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