Se la perequazione urbanistica è stata oggetto di una ricca letteratura, non altrettanto può dirsi delle relazioni che essa intrattiene con i contenuti e la natura del piano. Oltre alle indagini sulle modalità del funzionamento dei nuovi strumenti, alcune ricerche hanno valutato il rapporto tra perequazione, forma urbana e qualità dello sviluppo, ma la relazione tra strumenti attuativi di nuova generazione e natura del piano non è ancora stata considerata che marginalmente. Lo sviluppo del principio perequativo in strumenti sempre più sofisticati ha determinato un’evoluzione della pianificazione stessa: perequazione e diritti edificatori non sono indipendenti dalla natura del Piano e il loro impiego implica la mutazione dei suoi stessi contenuti. Il ricorso al trasferimento del potenziale volumetrico e dei diritti edificatori determina il passaggio a forme di regolazione che rinunciano alla configurazione
Perequazione, diritti edificatori e natura del piano
MICELLI, EZIO
2010-01-01
Abstract
Se la perequazione urbanistica è stata oggetto di una ricca letteratura, non altrettanto può dirsi delle relazioni che essa intrattiene con i contenuti e la natura del piano. Oltre alle indagini sulle modalità del funzionamento dei nuovi strumenti, alcune ricerche hanno valutato il rapporto tra perequazione, forma urbana e qualità dello sviluppo, ma la relazione tra strumenti attuativi di nuova generazione e natura del piano non è ancora stata considerata che marginalmente. Lo sviluppo del principio perequativo in strumenti sempre più sofisticati ha determinato un’evoluzione della pianificazione stessa: perequazione e diritti edificatori non sono indipendenti dalla natura del Piano e il loro impiego implica la mutazione dei suoi stessi contenuti. Il ricorso al trasferimento del potenziale volumetrico e dei diritti edificatori determina il passaggio a forme di regolazione che rinunciano alla configurazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.