Abitare il recinto è una raccolta di studi teorici e operativi attorno al tema della casa a patio, realizzata sulla base di sperimentazioni didattiche. Tali esercitazioni sono state condotte all’interno delle facoltà di architettura dell’Università IUAV di Venezia e di Ascoli Piceno. I materiali contenuti nel libro sono costituiti da contributi teorici delle due docenze attorno al tema dell’abitare, con particolare riferimento al tipo della casa a patio, e da sperimentazioni progettuali svolte dagli studenti del primo anno e nell’ambito dei workshop estivi dello IUAV. La casa a patio è stata assunta come archetipo spaziale della residenza, modello originario e, tuttavia, profondamente attuale. Tale tipo costituisce un valido modello alternativo alla casa unifamiliare su lotto che ha determinato il paesaggio della città diffusa, e ingloba, inoltre, il codice genetico di tessuti urbani minori che da sempre hanno rappresentato quel connettivo così riconoscibile nella città araba e, in generale, mediterranea. Il saggio dell’autrice, La casa a patio: un archetipo dalla spazialità attuale, attribuisce alla casa a patio l’origine dell’idea di spazio. Esso mostra, infatti, interessanti analogie con il modello insediativo originario, quello del recinto, considerato, a ragione, come una delle forme primarie di appropriazione dell’ambiente fisico da parte dell’uomo. Analogamente alla radura, creata per sottrazione dalla foresta originaria, attraverso l’atto del disboscamento, che definisce e delimita per negativo una porzione di territorio, è possibile ricondurre al recinto la nascita dell’idea di spazio. Tracciare il recinto è, dunque, un atto di fondazione e come tale si carica del valore di un rito. Il recinto introduce, inoltre, un principio topologico, che include l’orientamento, il rapporto con il luogo e le sue qualità ambientali, come la luce, assimilabile alla nota definizione di luogo data da Christian Norberg-Schulz. Il patio presuppone, inoltre, l’atto della misurazione.

Abitare il recinto. Introversione dell’abitare contemporaneo

ALBIERO, ROBERTA;
2008-01-01

Abstract

Abitare il recinto è una raccolta di studi teorici e operativi attorno al tema della casa a patio, realizzata sulla base di sperimentazioni didattiche. Tali esercitazioni sono state condotte all’interno delle facoltà di architettura dell’Università IUAV di Venezia e di Ascoli Piceno. I materiali contenuti nel libro sono costituiti da contributi teorici delle due docenze attorno al tema dell’abitare, con particolare riferimento al tipo della casa a patio, e da sperimentazioni progettuali svolte dagli studenti del primo anno e nell’ambito dei workshop estivi dello IUAV. La casa a patio è stata assunta come archetipo spaziale della residenza, modello originario e, tuttavia, profondamente attuale. Tale tipo costituisce un valido modello alternativo alla casa unifamiliare su lotto che ha determinato il paesaggio della città diffusa, e ingloba, inoltre, il codice genetico di tessuti urbani minori che da sempre hanno rappresentato quel connettivo così riconoscibile nella città araba e, in generale, mediterranea. Il saggio dell’autrice, La casa a patio: un archetipo dalla spazialità attuale, attribuisce alla casa a patio l’origine dell’idea di spazio. Esso mostra, infatti, interessanti analogie con il modello insediativo originario, quello del recinto, considerato, a ragione, come una delle forme primarie di appropriazione dell’ambiente fisico da parte dell’uomo. Analogamente alla radura, creata per sottrazione dalla foresta originaria, attraverso l’atto del disboscamento, che definisce e delimita per negativo una porzione di territorio, è possibile ricondurre al recinto la nascita dell’idea di spazio. Tracciare il recinto è, dunque, un atto di fondazione e come tale si carica del valore di un rito. Il recinto introduce, inoltre, un principio topologico, che include l’orientamento, il rapporto con il luogo e le sue qualità ambientali, come la luce, assimilabile alla nota definizione di luogo data da Christian Norberg-Schulz. Il patio presuppone, inoltre, l’atto della misurazione.
2008
9788849215038
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