La pubblicazione raccoglie gli esiti della ricerca Murst dal titolo “Funzione e figura delle architetture pubblichee servizi per lo sviluppo sostenibile delle aree metropolitane: Firenze, Milano, Napoli, Mestre, prodotti dalle unità di Firenze, Milano, Napoli e Venezia, coordinata da Salvatore Bisogni, aventi come oggetto proposte e progetti per nuovi edifici pubblici e servizi dotati di precise identità, per segnare la presa di possesso civile del suolo extra-moenia e costituire riferimento per la periferia e per il territorio agricolo e naturale. Il progetto dell’unità di Venezia, coordinato da Franco Purini ha riguardato la zolla delle religioni, intesa come una grande piastra sulla quale, come frammenti contrapposti, hanno trovato luogo gli edifici sacri delle principali religioni. In particolare la Moschea si fonda sull’idea di recinto, interpretato quale archetipo primario dell’architettura del bacino mediterraneo e dispositivo misuratore di spazio. Il progetto si configura come una sequenza di vuoti e di masse che definiscono un doppio sistema di recinti delimitati da un elemento murario continuo che si snoda con andamento spiraliforme generando gli spazi esterni ed interni.
La moschea
ALBIERO, ROBERTA
2011-01-01
Abstract
La pubblicazione raccoglie gli esiti della ricerca Murst dal titolo “Funzione e figura delle architetture pubblichee servizi per lo sviluppo sostenibile delle aree metropolitane: Firenze, Milano, Napoli, Mestre, prodotti dalle unità di Firenze, Milano, Napoli e Venezia, coordinata da Salvatore Bisogni, aventi come oggetto proposte e progetti per nuovi edifici pubblici e servizi dotati di precise identità, per segnare la presa di possesso civile del suolo extra-moenia e costituire riferimento per la periferia e per il territorio agricolo e naturale. Il progetto dell’unità di Venezia, coordinato da Franco Purini ha riguardato la zolla delle religioni, intesa come una grande piastra sulla quale, come frammenti contrapposti, hanno trovato luogo gli edifici sacri delle principali religioni. In particolare la Moschea si fonda sull’idea di recinto, interpretato quale archetipo primario dell’architettura del bacino mediterraneo e dispositivo misuratore di spazio. Il progetto si configura come una sequenza di vuoti e di masse che definiscono un doppio sistema di recinti delimitati da un elemento murario continuo che si snoda con andamento spiraliforme generando gli spazi esterni ed interni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.