La ricostruzione del retroterra teorico antropologico di Ejzenstein consente di leggere il progetto di Que viva mexico in una luce nuova. Il film, nelle sue diverse versioni, nella sua forma indefinita e non firmata dal regista sovietico, si presenta come un oggetto storico e teorico essenziale per una genealogia della dialettica modernità- primitivismi, centro periferia, nell’estetica del cinema del primo novecento, nel crocevia della arti visive e del visuale di quegli anni. L’antropologia filosofica eisensteiniana, nel suo farsi filmico, incrocia qui, nel Messico rivoluzionario, un paradigma dell’alterità e del primitivo da cui produrre una riflessione sulla storia. Il confronto con la cultura visiva dei murales di Diego Rivera e Siqueiros, con la grafica modernista autoctona, con la tradizione delle feste popolari e dei culti del Messico prima delle conquista spagnola, produce uno straordinario episodio di ibridazione di immaginari, di anacronismi, di culture e pratiche di invenzione cinematografica ed etnografia visiva.
Epifania degli idoli
MARABELLO, CARMELO
2011-01-01
Abstract
La ricostruzione del retroterra teorico antropologico di Ejzenstein consente di leggere il progetto di Que viva mexico in una luce nuova. Il film, nelle sue diverse versioni, nella sua forma indefinita e non firmata dal regista sovietico, si presenta come un oggetto storico e teorico essenziale per una genealogia della dialettica modernità- primitivismi, centro periferia, nell’estetica del cinema del primo novecento, nel crocevia della arti visive e del visuale di quegli anni. L’antropologia filosofica eisensteiniana, nel suo farsi filmico, incrocia qui, nel Messico rivoluzionario, un paradigma dell’alterità e del primitivo da cui produrre una riflessione sulla storia. Il confronto con la cultura visiva dei murales di Diego Rivera e Siqueiros, con la grafica modernista autoctona, con la tradizione delle feste popolari e dei culti del Messico prima delle conquista spagnola, produce uno straordinario episodio di ibridazione di immaginari, di anacronismi, di culture e pratiche di invenzione cinematografica ed etnografia visiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.