Luogo: nel senso comune ambito spaziale materialmente o idealmente determinato; in senso più specifico, spazio delimitato riconducibile a entità geografica o topografica o alle funzioni proprie di un ambiente; nella fenomenologia dell’architettura implica la relazione interno/esterno, le nozioni di uso e limite; in riferimento al progetto evoca la nozione di contesto; permane come “sintesi di spazio e tempo” (A. Agustoni), presuppone la compresenza di natura e artificio; è un fenomeno determinato dai linguaggi propri alle relazioni umane che lo attraversano. Per architetti/urbanisti e antropologi è nel L. che “l’uomo si insedia e agisce” (G. Samonà). “Nel fabricare le mura della città” – per Vitruvio – “Primariamente è la elettione di luogo sanissimo”; L.B. Alberti tra i primi lo indica come archetipo della dimora dell’uomo che “da principio, ricercò un luogo per riposarsi in qualche zona senza pericoli”; Il l. impone il proprio genius loci al progetto, vincola la costruzione: “Se il pittore, lo scultore, possono concepire e realizzare al tempo stesso e senza aver bisogno di un concorso estraneo, lo stesso non si può dire dell’architetto, al quale s’impone un programma, un bilancio, un luogo, da un lato, la natura dei materiali e il modo di metterli in opera dall’altro” (E.E. Viollet-le-Duc). La relazione tra l’uomo, le cose che costruisce e il l. definisce l’architettura come “arte del luogo” (C. Norberg-Schultz). “La città è il ‘locus’ della memoria collettiva” (A. Rossi), L’architettura della citta determina l’identità, l’atmosfera (Stimmung) del l.. I tracciati insediativi, le discontinuità, i limiti tra le parti, sono i tratti che caratterizzano l’immagine della città (K. Lynch). La Torre Velasca dei BBPR a Milano, la Banca d’Italia a Padova di G. e A. Samonà, il progetto di A. Rossi per il quartiere San Rocco a Monza, sono emblematici di un approccio iconico dell’architettura al L. Oggi, iconismo, tipologia dell’architettura, morfologia della città e del paesaggio, restano categorie di conoscenza e strumenti del progetto propri di una “tendenza sensibile” che costruisce simboli, rappresenta mondi e con i propri mezzi genera, sempre, altri Luoghi.

Luogo

MARRAS, GIOVANNI
2008-01-01

Abstract

Luogo: nel senso comune ambito spaziale materialmente o idealmente determinato; in senso più specifico, spazio delimitato riconducibile a entità geografica o topografica o alle funzioni proprie di un ambiente; nella fenomenologia dell’architettura implica la relazione interno/esterno, le nozioni di uso e limite; in riferimento al progetto evoca la nozione di contesto; permane come “sintesi di spazio e tempo” (A. Agustoni), presuppone la compresenza di natura e artificio; è un fenomeno determinato dai linguaggi propri alle relazioni umane che lo attraversano. Per architetti/urbanisti e antropologi è nel L. che “l’uomo si insedia e agisce” (G. Samonà). “Nel fabricare le mura della città” – per Vitruvio – “Primariamente è la elettione di luogo sanissimo”; L.B. Alberti tra i primi lo indica come archetipo della dimora dell’uomo che “da principio, ricercò un luogo per riposarsi in qualche zona senza pericoli”; Il l. impone il proprio genius loci al progetto, vincola la costruzione: “Se il pittore, lo scultore, possono concepire e realizzare al tempo stesso e senza aver bisogno di un concorso estraneo, lo stesso non si può dire dell’architetto, al quale s’impone un programma, un bilancio, un luogo, da un lato, la natura dei materiali e il modo di metterli in opera dall’altro” (E.E. Viollet-le-Duc). La relazione tra l’uomo, le cose che costruisce e il l. definisce l’architettura come “arte del luogo” (C. Norberg-Schultz). “La città è il ‘locus’ della memoria collettiva” (A. Rossi), L’architettura della citta determina l’identità, l’atmosfera (Stimmung) del l.. I tracciati insediativi, le discontinuità, i limiti tra le parti, sono i tratti che caratterizzano l’immagine della città (K. Lynch). La Torre Velasca dei BBPR a Milano, la Banca d’Italia a Padova di G. e A. Samonà, il progetto di A. Rossi per il quartiere San Rocco a Monza, sono emblematici di un approccio iconico dell’architettura al L. Oggi, iconismo, tipologia dell’architettura, morfologia della città e del paesaggio, restano categorie di conoscenza e strumenti del progetto propri di una “tendenza sensibile” che costruisce simboli, rappresenta mondi e con i propri mezzi genera, sempre, altri Luoghi.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11578/210537
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact