Nella realizzazione delle opere viarie, quali i ponti, il disegno assume un ruolo centrale nella definizione delle forme dell’opera. Il ponte, dalla sua ideazione alla sua rappresentazione grafica tridimensionale, assume via via un livello di precisione crescente fino al progetto esecutivo. Tuttavia, in linea generale, esiste un deficit di rappresentazione nei due estremi del processo di realizzazione. Nel primo estremo troviamo la mancanza del “disegno dell’esigenza” dell’infrastruttura, ancora oggi troppo spesso demandata ad una scelta politica non adeguatamente supportata da strumenti analitici che ne evidenzino le ricadute sul territorio. All'estremo opposto troviamo la mancanza del “disegno della percezione” dell’opera, ovvero l’assenza della misura della sua fruibilità: quanto l’opera è percepibile rispetto al suo contesto paesaggistico, quanto è leggibile, quindi quanto è riconoscibile nelle sue autonomie formali. Dunque, i deficit di rappresentazione a monte e a valle del disegno tecnico dell’opera sono la traduzione della mancanza di una riflessione, in fase progettuale, sul senso di una infrastruttura in un luogo e ciò tende a generare una distorsione del tanto ricercato Genius Loci.
The quality of bridge design in the general design process.
CULATTI, MICHELE
2013-01-01
Abstract
Nella realizzazione delle opere viarie, quali i ponti, il disegno assume un ruolo centrale nella definizione delle forme dell’opera. Il ponte, dalla sua ideazione alla sua rappresentazione grafica tridimensionale, assume via via un livello di precisione crescente fino al progetto esecutivo. Tuttavia, in linea generale, esiste un deficit di rappresentazione nei due estremi del processo di realizzazione. Nel primo estremo troviamo la mancanza del “disegno dell’esigenza” dell’infrastruttura, ancora oggi troppo spesso demandata ad una scelta politica non adeguatamente supportata da strumenti analitici che ne evidenzino le ricadute sul territorio. All'estremo opposto troviamo la mancanza del “disegno della percezione” dell’opera, ovvero l’assenza della misura della sua fruibilità: quanto l’opera è percepibile rispetto al suo contesto paesaggistico, quanto è leggibile, quindi quanto è riconoscibile nelle sue autonomie formali. Dunque, i deficit di rappresentazione a monte e a valle del disegno tecnico dell’opera sono la traduzione della mancanza di una riflessione, in fase progettuale, sul senso di una infrastruttura in un luogo e ciò tende a generare una distorsione del tanto ricercato Genius Loci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.