Considerazioni sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, visto non tanto come servizio locale tra due Regioni, quanto piuttosto come baricentro strategico dei mercati che si possono sviluppare nel Mediterraneo. Inteso in questo modo, il baricentro geografico dello Stretto andrebbe a coincidere con quello dei sistemi di trasporto del Mediterraneo creando, nel contempo, le condizioni per lo sviluppo della regione Sicilia. In tal senso, l’attuale progetto del Ponte sullo Stretto, se trasformato e visto come punto di partenza per un processo di una sua migliore caratterizzazione formale e funzionale (o polifunzionale) può generare meccanismi virtuosi di riqualificazione di un territorio vasto elevando il significato di un luogo fruito come è avvenuto, sia pur a scala più ridotta, per il Ponte di Pescara e, nella storia, per la Torre Eiffel. Si tratta dunque, di aprire il dibattito sul Ponte sullo Stretto di Messina con una visione strategica di scala vasta, trasformando l’attuale progetto del ponte da opera funzionale (caratterizzata dal solo valore d’uso) a opera di design, quindi come prodotto tecnologicamente avanzato, interprete non solo di identità locali ma anche di offerta paesaggistica; generatore di comunicazione e polo accentratore; portatore, quindi, di valori aggiunti.
Il ri-disegno del Mediterraneo
CULATTI, MICHELE
2013-01-01
Abstract
Considerazioni sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, visto non tanto come servizio locale tra due Regioni, quanto piuttosto come baricentro strategico dei mercati che si possono sviluppare nel Mediterraneo. Inteso in questo modo, il baricentro geografico dello Stretto andrebbe a coincidere con quello dei sistemi di trasporto del Mediterraneo creando, nel contempo, le condizioni per lo sviluppo della regione Sicilia. In tal senso, l’attuale progetto del Ponte sullo Stretto, se trasformato e visto come punto di partenza per un processo di una sua migliore caratterizzazione formale e funzionale (o polifunzionale) può generare meccanismi virtuosi di riqualificazione di un territorio vasto elevando il significato di un luogo fruito come è avvenuto, sia pur a scala più ridotta, per il Ponte di Pescara e, nella storia, per la Torre Eiffel. Si tratta dunque, di aprire il dibattito sul Ponte sullo Stretto di Messina con una visione strategica di scala vasta, trasformando l’attuale progetto del ponte da opera funzionale (caratterizzata dal solo valore d’uso) a opera di design, quindi come prodotto tecnologicamente avanzato, interprete non solo di identità locali ma anche di offerta paesaggistica; generatore di comunicazione e polo accentratore; portatore, quindi, di valori aggiunti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.