Michele De Lucchi fa il suo debutto pubblico nel 1973 all’ingresso della XV Triennale di Milano, dove, in divisa da ufficiale napoleonico con al collo la scritta “Designer in generale”, richiama la responsabilità etica del progettista. Studente a Firenze – fra i luoghi storici del Radical italiano –, si fa promotore a Padova del gruppo Cavart, alimentando un vivace dibattito culturale e politico che sceglie come luogo privilegiato di espressione le cave di pietra locali. Nascono provocatori happening, performance, concorsi, film e, fra il 1975-76, la serie delle abitazioni verticali alla ricerca di un modo di progettare più umano, contrario al degrado dell’urbanizzazione corrente.

Utopia. Michele De Lucchi

BULEGATO, FIORELLA
2004-01-01

Abstract

Michele De Lucchi fa il suo debutto pubblico nel 1973 all’ingresso della XV Triennale di Milano, dove, in divisa da ufficiale napoleonico con al collo la scritta “Designer in generale”, richiama la responsabilità etica del progettista. Studente a Firenze – fra i luoghi storici del Radical italiano –, si fa promotore a Padova del gruppo Cavart, alimentando un vivace dibattito culturale e politico che sceglie come luogo privilegiato di espressione le cave di pietra locali. Nascono provocatori happening, performance, concorsi, film e, fra il 1975-76, la serie delle abitazioni verticali alla ricerca di un modo di progettare più umano, contrario al degrado dell’urbanizzazione corrente.
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