Il labirinto dei ragazzi, purtroppo poi demolito, progettato dallo studio BBPR (Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto N. Rogers – Gianluigi Banfi era morto a Mauthausen nel 1945) nel 1954 alla X Triennale diMilano affronta il tema dell’integrazione fra le arti con intento pedagogico, partendo dal coinvolgimento del pubblico più giovane “sì che l’arte – scrivono i progettisti – non diventi un’esperienza astratta e intellettualistica, ma un diretto rapporto di scambio fra l’uomo". Il padiglione mostra allora come si può costruire un rapporto unitario fra architettura, pittura e scultura immergendo il pubblico in un gioco, in modo che “la comprensione e la partecipazione – non forzata entro complessi schemi critici, di difficile lettura – sia immediata, sintetica e piacevolmente emotiva”.
Labirinth. Mythic Shape
BULEGATO, FIORELLA
2007-01-01
Abstract
Il labirinto dei ragazzi, purtroppo poi demolito, progettato dallo studio BBPR (Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto N. Rogers – Gianluigi Banfi era morto a Mauthausen nel 1945) nel 1954 alla X Triennale diMilano affronta il tema dell’integrazione fra le arti con intento pedagogico, partendo dal coinvolgimento del pubblico più giovane “sì che l’arte – scrivono i progettisti – non diventi un’esperienza astratta e intellettualistica, ma un diretto rapporto di scambio fra l’uomo". Il padiglione mostra allora come si può costruire un rapporto unitario fra architettura, pittura e scultura immergendo il pubblico in un gioco, in modo che “la comprensione e la partecipazione – non forzata entro complessi schemi critici, di difficile lettura – sia immediata, sintetica e piacevolmente emotiva”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.