Molte pratiche progettuali odierne si concentrano sulla forma complessa esibendo superfici libere animate che ricalcano le altrettanto complesse geometrie del corpo umano. Ma il design dell’architettura, del prodotto e della moda, tendono ad utilizzare gli stessi strumenti e metodi di rappresentazione per costruire artefatti che richiamano il corpo umano in movimento, sottoposto a continui processi di trasformazione in modelli 3D deformabili. Spesso il risultato finale dell’artefatto è rintracciabile nell’individuazione di un fotogramma interno alla sequenza animata che ci racconta l’intero iter progettuale fatto di modelli sottoposti a continui morphing o, come nel caso del generative design, si ricostruiscono i processi evolutivi della forma. Il paper indaga le teorie e i metodi di descrizione eidomatica del corpo, attraverso un’analisi transdisciplinare che testimonia le ultime tendenze dell’animazione 3D, anche attraverso la documentazione di specifici casi studio a cura del proponente. Le teorie e le tecniche di rappresentazione digitale in video sono confrontate e analizzate per inquadrare analogie e disparità nelle pratiche progettuali che hanno come soggetto il corpo e la sua comunicazione. Sul piano scientifico, la rappresentazione anatomica e la sua evoluzione hanno una lunghissima storia, basti pensare alla celebre opera di Andrea Vesalio, ma la rappresentazione statica che stratifica informazioni attraverso una sequenza di immagini piane, si deve confrontare con la rappresentazione tridimensionale del clone digitale e con la sua introspezione animata. I confini disciplinari si sono estesi, così il tema del corpo diventa oggetto di sperimentazione per le diverse pratiche del design. Nowadays most of the design practices focus on the complex form, displaying free-form animated surfaces inspired to the complicated geometries and structures of human body. The architecture, the product and the fashion design tends to use the same tools and methods for representation in order to build those objects, recalling the shape of the human body in motion, which are subjected to continuous processes of transformation and hybridization in 3D deformable models. The final target of the form to be created could be often traced on the identification of an internal frame in the animated sequence. It describes the entire project process done in a continuous morphing of models or, as in the case of the generative design, it could even reconstruct the evolutionary processes of form. The paper investigates theories and methods of an eidomatic description of the body by a trans disciplinary analysis of the state of art that witnesses the latest trends of 3D animation, even through the documentation of some specific study cases selected by the proponent.

Animazione di corpi rappresentati, fra scienza e progetto = Animation of represented body, between science and project

Ciammaichella, Massimiliano
2016-01-01

Abstract

Molte pratiche progettuali odierne si concentrano sulla forma complessa esibendo superfici libere animate che ricalcano le altrettanto complesse geometrie del corpo umano. Ma il design dell’architettura, del prodotto e della moda, tendono ad utilizzare gli stessi strumenti e metodi di rappresentazione per costruire artefatti che richiamano il corpo umano in movimento, sottoposto a continui processi di trasformazione in modelli 3D deformabili. Spesso il risultato finale dell’artefatto è rintracciabile nell’individuazione di un fotogramma interno alla sequenza animata che ci racconta l’intero iter progettuale fatto di modelli sottoposti a continui morphing o, come nel caso del generative design, si ricostruiscono i processi evolutivi della forma. Il paper indaga le teorie e i metodi di descrizione eidomatica del corpo, attraverso un’analisi transdisciplinare che testimonia le ultime tendenze dell’animazione 3D, anche attraverso la documentazione di specifici casi studio a cura del proponente. Le teorie e le tecniche di rappresentazione digitale in video sono confrontate e analizzate per inquadrare analogie e disparità nelle pratiche progettuali che hanno come soggetto il corpo e la sua comunicazione. Sul piano scientifico, la rappresentazione anatomica e la sua evoluzione hanno una lunghissima storia, basti pensare alla celebre opera di Andrea Vesalio, ma la rappresentazione statica che stratifica informazioni attraverso una sequenza di immagini piane, si deve confrontare con la rappresentazione tridimensionale del clone digitale e con la sua introspezione animata. I confini disciplinari si sono estesi, così il tema del corpo diventa oggetto di sperimentazione per le diverse pratiche del design. Nowadays most of the design practices focus on the complex form, displaying free-form animated surfaces inspired to the complicated geometries and structures of human body. The architecture, the product and the fashion design tends to use the same tools and methods for representation in order to build those objects, recalling the shape of the human body in motion, which are subjected to continuous processes of transformation and hybridization in 3D deformable models. The final target of the form to be created could be often traced on the identification of an internal frame in the animated sequence. It describes the entire project process done in a continuous morphing of models or, as in the case of the generative design, it could even reconstruct the evolutionary processes of form. The paper investigates theories and methods of an eidomatic description of the body by a trans disciplinary analysis of the state of art that witnesses the latest trends of 3D animation, even through the documentation of some specific study cases selected by the proponent.
2016
9788849232950
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