I progetti urbani avviati in Italia e solo in misura ridotta realizzati, hanno in gran parte seguito gli orientamenti programmatici e normativi assunti dalla Comunità Europea ed hanno tenuto conto delle numerosissime esperienze di molti degli stati aderenti. Uno degli orientament(fondamentali che hanno ispirato la formazione e la realizzazione dei progetti è che nella trasformazione urbana, la qualità del cambiamento sia frutto, in misura determinante, della capacità del settore pubblico e di quello privato -ciascuno di essi articolato in una pluralità di soggetti- di interagire e di stabilire forme cooperati·ve capaci di produrre dei vantaggi competitivi per la città. Nella situazione italiana, in manrnnza di un inquadramento legislativo generale e di un sostegno di un quadro normativo e procedurale certo, queste esperienze sono state soggette ad aspre polemiche politiche fino a produrre anche risvolti giudiziari. Certamente se in alcune situazioni, com'è possibile ed anzi probabile, vi siano stati casi di mancanza di trasparenza, di episodi di collusione, quando non di vero e proprio malaffare, si profila il rischio che in Italia, pur al cospetto della positività di gran parte delle esperienze Europee e, soprattutto, del successo di molte nazionali, la concezione dell'urbanistica regredisca in una rigida impostazione vincolistica e l'abilitazione dei progetti a meri criteri di conforrnit.à normativa. La ricerca qui illustrata da Copiello ha il merito di proporre e sperimentare strumenti che al di là di questioni oggetto di indagini della magistratura, si rivelino capaci di valutare l'effettivo esito di esperienze in particolare per quanto attiene al rapporto pubblico privato. Nella ricerca svolta la validità dell'ipotesi formulata è stata testata attraverso l'analisi di quindici casi di studio ritenuti rappresentativi della situazione nazionale, ponendo sotto osservazione interventi di trasformazione e riqualificazione urbana attuctlmente attuati o in corso di attuazione. A questo scopo, in primo luogo, sono state individuate le caratteristiche che hanno svolto un ruolo rilevante nella configurazione degli esiti degli interventi di trasformazione della città e dei risultati fin qui conseguiti. In particolare nella ricerca sono state prese in considerazione l'autorevolezza e la capacità di negoziazione della Pubblica Amministrazione locale, la natura della collaborazione tra i diversi soggetti pubblici coinvolti, la disponibilità dei soggetti privati ad attivare forme di partenariato con il settore pubblico, le modalità e percorsi di coinvolgimento dei soggetti privati attraverso l'attivazione di concorsi e processi di negoziazione.

Driver delle trasformazioni urbane nelle città italiane. Contesto territoriale e partenariato pubblico-privato. Evidenze empiriche da una analisi di rough set

COPIELLO, SERGIO
2009-01-01

Abstract

I progetti urbani avviati in Italia e solo in misura ridotta realizzati, hanno in gran parte seguito gli orientamenti programmatici e normativi assunti dalla Comunità Europea ed hanno tenuto conto delle numerosissime esperienze di molti degli stati aderenti. Uno degli orientament(fondamentali che hanno ispirato la formazione e la realizzazione dei progetti è che nella trasformazione urbana, la qualità del cambiamento sia frutto, in misura determinante, della capacità del settore pubblico e di quello privato -ciascuno di essi articolato in una pluralità di soggetti- di interagire e di stabilire forme cooperati·ve capaci di produrre dei vantaggi competitivi per la città. Nella situazione italiana, in manrnnza di un inquadramento legislativo generale e di un sostegno di un quadro normativo e procedurale certo, queste esperienze sono state soggette ad aspre polemiche politiche fino a produrre anche risvolti giudiziari. Certamente se in alcune situazioni, com'è possibile ed anzi probabile, vi siano stati casi di mancanza di trasparenza, di episodi di collusione, quando non di vero e proprio malaffare, si profila il rischio che in Italia, pur al cospetto della positività di gran parte delle esperienze Europee e, soprattutto, del successo di molte nazionali, la concezione dell'urbanistica regredisca in una rigida impostazione vincolistica e l'abilitazione dei progetti a meri criteri di conforrnit.à normativa. La ricerca qui illustrata da Copiello ha il merito di proporre e sperimentare strumenti che al di là di questioni oggetto di indagini della magistratura, si rivelino capaci di valutare l'effettivo esito di esperienze in particolare per quanto attiene al rapporto pubblico privato. Nella ricerca svolta la validità dell'ipotesi formulata è stata testata attraverso l'analisi di quindici casi di studio ritenuti rappresentativi della situazione nazionale, ponendo sotto osservazione interventi di trasformazione e riqualificazione urbana attuctlmente attuati o in corso di attuazione. A questo scopo, in primo luogo, sono state individuate le caratteristiche che hanno svolto un ruolo rilevante nella configurazione degli esiti degli interventi di trasformazione della città e dei risultati fin qui conseguiti. In particolare nella ricerca sono state prese in considerazione l'autorevolezza e la capacità di negoziazione della Pubblica Amministrazione locale, la natura della collaborazione tra i diversi soggetti pubblici coinvolti, la disponibilità dei soggetti privati ad attivare forme di partenariato con il settore pubblico, le modalità e percorsi di coinvolgimento dei soggetti privati attraverso l'attivazione di concorsi e processi di negoziazione.
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