L’oggetto di ricerca è il Veneto, contesto emblematico di una struttura economico-produttiva di grandissimo successo in termini di crescita economica e dei redditi. Questa struttura della produzione era associata ad una formazione sociale specifica, fondata sulla famiglia come cellula elementare, su reti informali di mutuo appoggio e sostegno, da un elevato grado di consenso generale e modestissimi conflitti sociali, da una spiccata etica del lavoro e del risparmio, da uno spiccato individualismo e spinta all’autonomia. Nel corso del tempo, la crescita dei redditi e la conseguente domanda di abitazioni, beni e servizi, ha indotto un’urbanizzazione molto forte, che si è collocata fuori dai molti centri urbani (piccole, medie e medio-grandi città come Venezia, Padova o Verona). Dopo una prima fase di “urbanizzazione della campagna” e di forte crescita degli insediamenti suburbani, la crescita ha interessato in modo molto evidente anche la localizzazione di servizi (soprattutto di servizi commerciali, nella forma del medio e grande centro commerciale), tanto che l’area centrale del Veneto appariva agli studiosi come un’unica grande città diffusa. I cambiamenti avvenuti e le dinamiche di trasformazione urbana che hanno attraversato la regione sono l’oggetto delle riflessioni che seguono, nello specifico vengono messi a confronto due modelli di modernizzazione che consentono di capire l’evoluzione del modello Veneto, le dinamiche più recenti connesse ai cambiamenti socio-economici e demografici che restituiscono una società più complessa e segmentata ed una regione “liquida” dai confini sfuocati.

Trasformazioni in atto nel Veneto della Terza Italia

VETTORETTO, LUCIANO;FREGOLENT, LAURA
2017-01-01

Abstract

L’oggetto di ricerca è il Veneto, contesto emblematico di una struttura economico-produttiva di grandissimo successo in termini di crescita economica e dei redditi. Questa struttura della produzione era associata ad una formazione sociale specifica, fondata sulla famiglia come cellula elementare, su reti informali di mutuo appoggio e sostegno, da un elevato grado di consenso generale e modestissimi conflitti sociali, da una spiccata etica del lavoro e del risparmio, da uno spiccato individualismo e spinta all’autonomia. Nel corso del tempo, la crescita dei redditi e la conseguente domanda di abitazioni, beni e servizi, ha indotto un’urbanizzazione molto forte, che si è collocata fuori dai molti centri urbani (piccole, medie e medio-grandi città come Venezia, Padova o Verona). Dopo una prima fase di “urbanizzazione della campagna” e di forte crescita degli insediamenti suburbani, la crescita ha interessato in modo molto evidente anche la localizzazione di servizi (soprattutto di servizi commerciali, nella forma del medio e grande centro commerciale), tanto che l’area centrale del Veneto appariva agli studiosi come un’unica grande città diffusa. I cambiamenti avvenuti e le dinamiche di trasformazione urbana che hanno attraversato la regione sono l’oggetto delle riflessioni che seguono, nello specifico vengono messi a confronto due modelli di modernizzazione che consentono di capire l’evoluzione del modello Veneto, le dinamiche più recenti connesse ai cambiamenti socio-economici e demografici che restituiscono una società più complessa e segmentata ed una regione “liquida” dai confini sfuocati.
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