Le forme dei paesaggi rurali contemporanei sono frutto di una profonda modificazione della società e delle pratiche agricole, avvenuta nella seconda metà del Novecento. Specializzazione e semplificazione, meccanizzazione, introduzione della chimica, accorpamento fondiario, aumento della dimensione aziendale, globalizzazione delle filiere e riduzione drastica del numero di addetti – le componenti della “modernizzazione” dell’agricoltura europea - hanno drasticamente trasformato i paesaggi europei, mentre l’urbanizzazione delle pianure e dei fondivalle e l’abbandono dei terreni marginali riducevano complessivamente le superfici coltivate. Come in altre trasformazioni del paesaggio che l’hanno preceduta - nel corso delle quali un sistema o una sistemazione colturale sono stati ritenuti obsoleti e dunque defunzionalizzati e sostituiti con altri ritenuti più “razionali” - anche in questa grande trasformazione non tutto si è modificato con la stessa velocità. Per diverse ragioni (marginalità, inerzia, resistenza rispetto alle dinamiche dominanti, duttilità), alcune parti di territorio o certi elementi del paesaggio non sono stati coinvolti, sono rimasti ai margini, o sono “sopravvissuti” in forma frammentaria nelle pieghe dei nuovi paesaggi, restando tuttavia in produzione o in uso. Con ogni probabilità siamo oggi di fronte ad una nuova rilevante mutazione: la società europea attribuisce all’agricoltura nuove funzioni e le chiede di rispondere alle grandi sfide contemporanee della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico, della diversità bio-culturale. In questo nuovo quadro, ai frammenti sopravvissuti dei paesaggi rurali premoderni vengono attribuiti nuovi significati e valori, che si sovrappongono e a volte superano per importanza il semplice valore produttivo e si riflettono nella elaborazione delle politiche agricole e patrimoniali. I paesaggi rurali “storici” tendono così ad assumere diversi ruoli nel territorio contemporaneo: vengono considerati documenti storici da studiare, fanno parte di un patrimonio culturale da conservare e valorizzare e possono rappresentare un modello di agricoltura sostenibile da imitare. Questi nuovi significati e valori sollevano questioni epistemologiche e operative che saranno proposti alla discussione, anche grazie all’ausilio di alcuni casi empirici.
Il ruolo dei paesaggi rurali “storici” nel territorio contemporaneo : significati, valori, politiche
FERRARIO, VIVIANA
2019-01-01
Abstract
Le forme dei paesaggi rurali contemporanei sono frutto di una profonda modificazione della società e delle pratiche agricole, avvenuta nella seconda metà del Novecento. Specializzazione e semplificazione, meccanizzazione, introduzione della chimica, accorpamento fondiario, aumento della dimensione aziendale, globalizzazione delle filiere e riduzione drastica del numero di addetti – le componenti della “modernizzazione” dell’agricoltura europea - hanno drasticamente trasformato i paesaggi europei, mentre l’urbanizzazione delle pianure e dei fondivalle e l’abbandono dei terreni marginali riducevano complessivamente le superfici coltivate. Come in altre trasformazioni del paesaggio che l’hanno preceduta - nel corso delle quali un sistema o una sistemazione colturale sono stati ritenuti obsoleti e dunque defunzionalizzati e sostituiti con altri ritenuti più “razionali” - anche in questa grande trasformazione non tutto si è modificato con la stessa velocità. Per diverse ragioni (marginalità, inerzia, resistenza rispetto alle dinamiche dominanti, duttilità), alcune parti di territorio o certi elementi del paesaggio non sono stati coinvolti, sono rimasti ai margini, o sono “sopravvissuti” in forma frammentaria nelle pieghe dei nuovi paesaggi, restando tuttavia in produzione o in uso. Con ogni probabilità siamo oggi di fronte ad una nuova rilevante mutazione: la società europea attribuisce all’agricoltura nuove funzioni e le chiede di rispondere alle grandi sfide contemporanee della sicurezza alimentare, del cambiamento climatico, della diversità bio-culturale. In questo nuovo quadro, ai frammenti sopravvissuti dei paesaggi rurali premoderni vengono attribuiti nuovi significati e valori, che si sovrappongono e a volte superano per importanza il semplice valore produttivo e si riflettono nella elaborazione delle politiche agricole e patrimoniali. I paesaggi rurali “storici” tendono così ad assumere diversi ruoli nel territorio contemporaneo: vengono considerati documenti storici da studiare, fanno parte di un patrimonio culturale da conservare e valorizzare e possono rappresentare un modello di agricoltura sostenibile da imitare. Questi nuovi significati e valori sollevano questioni epistemologiche e operative che saranno proposti alla discussione, anche grazie all’ausilio di alcuni casi empirici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.