1453: la caduta di Costantinopoli, preannunciata da tempo, è avvertita come una cesura netta e definitiva. Ora che davvero ‘Roma’ non c’è più, uomini e donne geniali e appassionati si mobilitano, a caccia di manoscritti o osservando con occhi nuovi i resti archeologici greci e romani, per ristabilire il contatto fisico con un passato che è a rischio di un definitivo inabissamento. Così il trauma della perdita si ribalta nel trauma positivo di una nascita: ‘rinascimento’ – un mundus imaginalis popolato da fantasmi che provocano l’antico a rifiorire nel pre- sente. Riemersioni e reinvenzioni di frammenti di memoria, giocati in un libero intreccio di concetti e di forme: in un’età ancora libera dalla tirannide del classicismo, non conta l’algida e letteralistica restaurazione dell’antico, ma l’innesco vivo di una nuova narrazione. Nel saggio di apertura le coordinate che inquadrano questa suggestiva e inedita visione del Rinascimento: le corti italiane, in particolare Venezia, Firenze, Mantova, Rimini; una cronologia stretta, dai primi del XV secolo al primo quarto del XVI. A seguire, nove saggi su opere note e meno note, lette alla luce della loro relazione con la tradizione classica: le medaglie di Pisanello; la serie mitologica di Botticelli; il ritratto di Maometto II; le immagini di tre splendide Signore; i ‘misteri pagani’ del Tempio di Rimini; il Festino degli dei di Bellini e Tiziano; il mito di Adone; l’oroscopo di Venezia, nel segno di Venere. Sommario Premessa I. Fantasmi dell’antico. Saggio introduttivo – La cesura: il trauma della nascita – Rinascimenti discronici – Il Rinascimento possibile – Il Rinascimento come mundus imaginalis – L’ombra della morte: la cesura della Riforma II. Storie di fantasmi – Felix medietas: Pisanello e la tradizione classica – Il ritratto di Maometto II – Tradurre l’oro – Misteri pagani nel Tempio Malatestiano – Tre Signore, tre medaglie – 26 aprile, giorno di Primavera: nozze fatali nel giardino di Venere – Fragilità di Venere e morte di Adone – “A pedibus tracto velamine”: il satiro e la ninfa addormentata – Venezia/Venusia, nata dalle acque
Fantasmi dell’antico: la tradizione classica nel Rinascimento
CENTANNI, MONICA
2017-01-01
Abstract
1453: la caduta di Costantinopoli, preannunciata da tempo, è avvertita come una cesura netta e definitiva. Ora che davvero ‘Roma’ non c’è più, uomini e donne geniali e appassionati si mobilitano, a caccia di manoscritti o osservando con occhi nuovi i resti archeologici greci e romani, per ristabilire il contatto fisico con un passato che è a rischio di un definitivo inabissamento. Così il trauma della perdita si ribalta nel trauma positivo di una nascita: ‘rinascimento’ – un mundus imaginalis popolato da fantasmi che provocano l’antico a rifiorire nel pre- sente. Riemersioni e reinvenzioni di frammenti di memoria, giocati in un libero intreccio di concetti e di forme: in un’età ancora libera dalla tirannide del classicismo, non conta l’algida e letteralistica restaurazione dell’antico, ma l’innesco vivo di una nuova narrazione. Nel saggio di apertura le coordinate che inquadrano questa suggestiva e inedita visione del Rinascimento: le corti italiane, in particolare Venezia, Firenze, Mantova, Rimini; una cronologia stretta, dai primi del XV secolo al primo quarto del XVI. A seguire, nove saggi su opere note e meno note, lette alla luce della loro relazione con la tradizione classica: le medaglie di Pisanello; la serie mitologica di Botticelli; il ritratto di Maometto II; le immagini di tre splendide Signore; i ‘misteri pagani’ del Tempio di Rimini; il Festino degli dei di Bellini e Tiziano; il mito di Adone; l’oroscopo di Venezia, nel segno di Venere. Sommario Premessa I. Fantasmi dell’antico. Saggio introduttivo – La cesura: il trauma della nascita – Rinascimenti discronici – Il Rinascimento possibile – Il Rinascimento come mundus imaginalis – L’ombra della morte: la cesura della Riforma II. Storie di fantasmi – Felix medietas: Pisanello e la tradizione classica – Il ritratto di Maometto II – Tradurre l’oro – Misteri pagani nel Tempio Malatestiano – Tre Signore, tre medaglie – 26 aprile, giorno di Primavera: nozze fatali nel giardino di Venere – Fragilità di Venere e morte di Adone – “A pedibus tracto velamine”: il satiro e la ninfa addormentata – Venezia/Venusia, nata dalle acqueFile | Dimensione | Formato | |
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