A partire da una conversazione con Francesco Venezia - e da alcuni passaggi di scritti di Manfredo Tafuri e Alvaro Siza da cui si desume l’idea che il progetto di architettura per Venezia sia un lavoro eminentemente selettivo che impone di concentrarsi non sulle fronde o sulle “attrattive della novità”, ma sulle radici e su quella che l’architetto napoletano definisce l’“inesauribilità delle cose” - lo scritto esamina alcuni nuclei tematici dell’opera dell’architetto napoletano: la luce, le proporzioni, gli spazi ipogei, il rapporto con la storia e con i maestri.

Francesco Venezia : lo inagotable de las cosas

Mauro Marzo
2015-01-01

Abstract

A partire da una conversazione con Francesco Venezia - e da alcuni passaggi di scritti di Manfredo Tafuri e Alvaro Siza da cui si desume l’idea che il progetto di architettura per Venezia sia un lavoro eminentemente selettivo che impone di concentrarsi non sulle fronde o sulle “attrattive della novità”, ma sulle radici e su quella che l’architetto napoletano definisce l’“inesauribilità delle cose” - lo scritto esamina alcuni nuclei tematici dell’opera dell’architetto napoletano: la luce, le proporzioni, gli spazi ipogei, il rapporto con la storia e con i maestri.
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