Il caso presentato è il Contratto di quartiere Altobello-via Costa a Mestre, un processo di rigenerazione urbana che ha investito una periferia al centro nel corso degli ultimi quindici anni portandola a diventare un serbatoio d'offerta di spazi collettivi e dotazioni per l'intero ambito urbano, grazie ad un'attenta messa a punto del progetto dello spazio pubblico. Tre ci sembrano le occasioni durante le quali il quartiere e la sua comunità hanno appreso come poter essere diversi, come potersi trasformare. La prima è relativa all’attivazione del gruppo di ascolto, che ha funzionato come strumento di conoscenza e di sperimentazione dei modi in cui la società locale, la comunità di Altobello, ha percepito e interpretato la propria condizione urbana cogliendo ed evidenziando gli elementi di debolezza, ma anche le molte potenzialità di innovazione. La seconda riguarda la modificazione della struttura degli spazi aperti pubblici e degli edifici, come occasione per conoscere e sperimentare possibilità altre di organizzazione delle pratiche d’uso degli spazi urbani aprendo a inattesi nuovi usi. La terza è relativa al monitoraggio, momento di conoscenza e formulazione di ipotesi che possono concorrere alla integrazione e correzione del Cdq, così come alla definizione di pratiche di accompagnamento funzionali al miglioramento dei suoi esiti.

Tracce di cambiamento : il processo di rigenerazione urbana del quartiere Altobello - via Costa a Mestre

maria chiara tosi;Marco Paronuzzi;NICOLETTO, LUCA
2017-01-01

Abstract

Il caso presentato è il Contratto di quartiere Altobello-via Costa a Mestre, un processo di rigenerazione urbana che ha investito una periferia al centro nel corso degli ultimi quindici anni portandola a diventare un serbatoio d'offerta di spazi collettivi e dotazioni per l'intero ambito urbano, grazie ad un'attenta messa a punto del progetto dello spazio pubblico. Tre ci sembrano le occasioni durante le quali il quartiere e la sua comunità hanno appreso come poter essere diversi, come potersi trasformare. La prima è relativa all’attivazione del gruppo di ascolto, che ha funzionato come strumento di conoscenza e di sperimentazione dei modi in cui la società locale, la comunità di Altobello, ha percepito e interpretato la propria condizione urbana cogliendo ed evidenziando gli elementi di debolezza, ma anche le molte potenzialità di innovazione. La seconda riguarda la modificazione della struttura degli spazi aperti pubblici e degli edifici, come occasione per conoscere e sperimentare possibilità altre di organizzazione delle pratiche d’uso degli spazi urbani aprendo a inattesi nuovi usi. La terza è relativa al monitoraggio, momento di conoscenza e formulazione di ipotesi che possono concorrere alla integrazione e correzione del Cdq, così come alla definizione di pratiche di accompagnamento funzionali al miglioramento dei suoi esiti.
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