La tesi sostenuta è che l’urbano anche nell’epoca della sua massima estensione – termine che andrà sulla scorta di Neil Brenner riletto a partire almeno dal concetto cartesiano di res extensa che domina l’intera modernità – non si identifica con uno spazio indifferente e isomorfo ma mantiene, conserva e riproduce a scala allargata una dialettica tra diverse forme, tempi e modi di uso dello spazio urbano.

Morfologie sociali dell'Italia urbana

Laura Fregolent
;
Paolo Perulli
;
Luciano Vettoretto
2018-01-01

Abstract

La tesi sostenuta è che l’urbano anche nell’epoca della sua massima estensione – termine che andrà sulla scorta di Neil Brenner riletto a partire almeno dal concetto cartesiano di res extensa che domina l’intera modernità – non si identifica con uno spazio indifferente e isomorfo ma mantiene, conserva e riproduce a scala allargata una dialettica tra diverse forme, tempi e modi di uso dello spazio urbano.
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