Il progetto per colle San Pietro è il negativo di un’architettura. Non costruisce un volume, piuttosto fa spazio per la nascita di un luogo. Non circoscrive, piuttosto si lascia circoscrivere dal paesaggio stesso, aprendosi come un maestoso vuoto all’interno del colle, il vero corpo architettonico, il soggetto del progetto. Una nuova porzione di città che non è una ulteriore estensione, ma una più profonda intensificazione. La crescita della sua interiorità. Nonostante l’intervento raggiunga quasi i 70 metri di altezza, nulla affiora all’esterno (fig. 1). Una cavità che permette alla città di precipitare all’interno della propria singolarità, di autoriflettersi.

L’anima cava di Verona

Pisciella, Susanna
2019-01-01

Abstract

Il progetto per colle San Pietro è il negativo di un’architettura. Non costruisce un volume, piuttosto fa spazio per la nascita di un luogo. Non circoscrive, piuttosto si lascia circoscrivere dal paesaggio stesso, aprendosi come un maestoso vuoto all’interno del colle, il vero corpo architettonico, il soggetto del progetto. Una nuova porzione di città che non è una ulteriore estensione, ma una più profonda intensificazione. La crescita della sua interiorità. Nonostante l’intervento raggiunga quasi i 70 metri di altezza, nulla affiora all’esterno (fig. 1). Una cavità che permette alla città di precipitare all’interno della propria singolarità, di autoriflettersi.
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