L’analisi comparata dei fondi conservati presso lo CSAC dell’Università di Parma mette in luce l’eterogeneità di soggetti produttori e di tipologie documentarie che caratterizza gli archivi di moda. Tra di essi archivi come quello delle Sorelle Fontana, di Walter Albini e di Archizoom esemplificano i differenti approcci alla progettazione e alla produzione di abbigliamento nel corso della seconda metà del Novecento. Fondi che testimoniano la cultura dell’Alta moda italiana e il percorso che porta alla nascita del prêt-à-porter accogliendo sperimentazioni elaborate nell’ambito del progetto Radical. L’approccio a una tale complessità ha determinato, nel corso della pluridecennale attività del centro di ricerca universitaria, l’elaborazione di un metodo che parte dalla descrizione archivistica e punta allo studio critico della fase progettuale per identificare i modelli culturali a essa sottesi. Di questa esperienza si sono avvalse nella loro formazione e nella loro ricerca anche Elena Fava e Manuela Soldi che lavorano sugli archivi di moda, nell’ambito dei programmi di ricerca triennali promossi dallo CSAC a partire dal 2016. Nell’articolo verranno presi in esame casi studio indicativi di differenze e analogie riscontrabili negli archivi pertinenti a soggetti profondamente diversi, rappresentativi del progetto di moda in Italia.
Il progetto di moda allo CSAC dell’Università di Parma
Fava, Elena;Soldi, Manuela
2018-01-01
Abstract
L’analisi comparata dei fondi conservati presso lo CSAC dell’Università di Parma mette in luce l’eterogeneità di soggetti produttori e di tipologie documentarie che caratterizza gli archivi di moda. Tra di essi archivi come quello delle Sorelle Fontana, di Walter Albini e di Archizoom esemplificano i differenti approcci alla progettazione e alla produzione di abbigliamento nel corso della seconda metà del Novecento. Fondi che testimoniano la cultura dell’Alta moda italiana e il percorso che porta alla nascita del prêt-à-porter accogliendo sperimentazioni elaborate nell’ambito del progetto Radical. L’approccio a una tale complessità ha determinato, nel corso della pluridecennale attività del centro di ricerca universitaria, l’elaborazione di un metodo che parte dalla descrizione archivistica e punta allo studio critico della fase progettuale per identificare i modelli culturali a essa sottesi. Di questa esperienza si sono avvalse nella loro formazione e nella loro ricerca anche Elena Fava e Manuela Soldi che lavorano sugli archivi di moda, nell’ambito dei programmi di ricerca triennali promossi dallo CSAC a partire dal 2016. Nell’articolo verranno presi in esame casi studio indicativi di differenze e analogie riscontrabili negli archivi pertinenti a soggetti profondamente diversi, rappresentativi del progetto di moda in Italia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.