La ricerca riguarda il recupero delle aree ex industriali in ambito urbano. La questione è ampiamente documentato in letteratura, tuttavia il rapporto con il manufatto della produzione è spesso viziato da filtri ideologici ed estetizzanti, tralasciando indagini sulle strategie (tipologico-costruttive) di recupero di un edificio in relazione al suo contesto di compromissione ambientale: il suolo modellato per effetto delle bonifiche. Il pretesto per indagare una questione tanto dibattuta è la ri-composizione del distretto industriale veneziano di Porto Marghera. Una partenza locale per una riflessione allargata in termini di rigenerazione di aree industriali a partire dalle bonifiche. Queste atrofizzano i Progetti che faticano a trovare compimento. Cambiando prospettiva però si fa avanti l’ipotesi che la bonifica possa diventare luogo preferenziale e inedito dove ricomporre gli interessi attraverso una riconfigurazione morfologico-paesaggistica che non sia solamente mero risultato di operazioni chimico-fisiche o di procedure di messa in sicurezza. Ricondurre, dunque, il processo di bonifica all’interno di una regia architettonica, è uno degli obiettivi perseguiti da questa ricerca. In tal senso il risultato più alto degli studi, perché sperimentale, è la messa a punto di un sistema matriciale che permetta di verificare e rilanciare gli esiti della bonifica in relazione alle funzioni: una sorta di piattaforma ben circoscritta all’interno della quale declinare i paradigmi progettuali che si assumono come invarianti.
Potenzialità contese : Porto Marghera, una questione di metodo
Irene Peron
2018-01-01
Abstract
La ricerca riguarda il recupero delle aree ex industriali in ambito urbano. La questione è ampiamente documentato in letteratura, tuttavia il rapporto con il manufatto della produzione è spesso viziato da filtri ideologici ed estetizzanti, tralasciando indagini sulle strategie (tipologico-costruttive) di recupero di un edificio in relazione al suo contesto di compromissione ambientale: il suolo modellato per effetto delle bonifiche. Il pretesto per indagare una questione tanto dibattuta è la ri-composizione del distretto industriale veneziano di Porto Marghera. Una partenza locale per una riflessione allargata in termini di rigenerazione di aree industriali a partire dalle bonifiche. Queste atrofizzano i Progetti che faticano a trovare compimento. Cambiando prospettiva però si fa avanti l’ipotesi che la bonifica possa diventare luogo preferenziale e inedito dove ricomporre gli interessi attraverso una riconfigurazione morfologico-paesaggistica che non sia solamente mero risultato di operazioni chimico-fisiche o di procedure di messa in sicurezza. Ricondurre, dunque, il processo di bonifica all’interno di una regia architettonica, è uno degli obiettivi perseguiti da questa ricerca. In tal senso il risultato più alto degli studi, perché sperimentale, è la messa a punto di un sistema matriciale che permetta di verificare e rilanciare gli esiti della bonifica in relazione alle funzioni: una sorta di piattaforma ben circoscritta all’interno della quale declinare i paradigmi progettuali che si assumono come invarianti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.