I viaggiatori stranieri del diciottesimo secolo si soffermano a confrontare i portici di Bologna con quelli di Padova, le due città italiane dove più estesi sono i percorsi coperti che affiancano il reticolo viario. I portici padovani presentano caratteristiche formali e strutturali proprie: una panoramica del loro evolversi nel tempo (XIII-XVII sec.) evidenzia e spiega le differenze rispetto a quelli del capoluogo emiliano: un netto prevalere dei materiali lapidei e del mattone; il prevalere delle coperture a volta; dimensioni assai variabili, in altezza e profondità, ma mediamente più ridotte che a Bologna. Viene proposta, inoltre, una prima analisi degli indirizzi normativi del Comune di Padova in questo ambito.
I portici di Padova: note e osservazioni
Sambin De Norcen, Maria Teresa
2015-01-01
Abstract
I viaggiatori stranieri del diciottesimo secolo si soffermano a confrontare i portici di Bologna con quelli di Padova, le due città italiane dove più estesi sono i percorsi coperti che affiancano il reticolo viario. I portici padovani presentano caratteristiche formali e strutturali proprie: una panoramica del loro evolversi nel tempo (XIII-XVII sec.) evidenzia e spiega le differenze rispetto a quelli del capoluogo emiliano: un netto prevalere dei materiali lapidei e del mattone; il prevalere delle coperture a volta; dimensioni assai variabili, in altezza e profondità, ma mediamente più ridotte che a Bologna. Viene proposta, inoltre, una prima analisi degli indirizzi normativi del Comune di Padova in questo ambito.File | Dimensione | Formato | |
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