Due cantieri di housing sociale recentemente completati a Milano, quello di via Cenni e quello di via Fratelli Zoia, sono interessanti e riusciti esempi di messa in pratica di nuovi modelli inclusivi di pianificazione urbana. Gli attori teorizzati e prefigurati nei testi di urbanistica e negli studi di management hanno assunto qui precise identità giuridiche ed organizzative, rispondendo ad opportunità fornite dalla pubblica amministrazione e declinando secondo un'efficace logica operativa e gestionale quell'ampio e complesso tema che è l'housing sociale. Fra i due settori dell’edilizia residenziale pubblica e dell’edilizia libera a condizioni di mercato, trova sempre maggiore interesse una terza condizione di offerta abitativa, finanziabile anche con investimenti privati a rendimenti etici. Mentre per molte delle competenze richieste per lo sviluppo di un'operazione immobiliare si possono trovare sul mercato in modo relativamente semplice le necessarie professionalità, la delicata fase di gestione e coordinamento richiede figure più rare. Le due esperienze milanesi descritte sono rilevanti in quanto inconsuete nel panorama italiano, ed ispirate ad un modello di gestione, quello olandese, dove si trova il maggiore patrimonio immobiliare di housing sociale europeo. I due casi di via Cenni e via Zoia sono descritti fornendo un quadro dettagliato degli attori che hanno promosso gli interventi –rispettivamente la Fondazione Housing Sociale, e le cooperativa di abitanti Solidarnosc e la cooperativa edificatrice Ferruccio Degradi– le loro caratteristiche legali e capacità gestionali, ed i loro obiettivi.
Troppo tardi, troppo presto? : due esperienze di housing sociale a Milano
CENTIS L
2015-01-01
Abstract
Due cantieri di housing sociale recentemente completati a Milano, quello di via Cenni e quello di via Fratelli Zoia, sono interessanti e riusciti esempi di messa in pratica di nuovi modelli inclusivi di pianificazione urbana. Gli attori teorizzati e prefigurati nei testi di urbanistica e negli studi di management hanno assunto qui precise identità giuridiche ed organizzative, rispondendo ad opportunità fornite dalla pubblica amministrazione e declinando secondo un'efficace logica operativa e gestionale quell'ampio e complesso tema che è l'housing sociale. Fra i due settori dell’edilizia residenziale pubblica e dell’edilizia libera a condizioni di mercato, trova sempre maggiore interesse una terza condizione di offerta abitativa, finanziabile anche con investimenti privati a rendimenti etici. Mentre per molte delle competenze richieste per lo sviluppo di un'operazione immobiliare si possono trovare sul mercato in modo relativamente semplice le necessarie professionalità, la delicata fase di gestione e coordinamento richiede figure più rare. Le due esperienze milanesi descritte sono rilevanti in quanto inconsuete nel panorama italiano, ed ispirate ad un modello di gestione, quello olandese, dove si trova il maggiore patrimonio immobiliare di housing sociale europeo. I due casi di via Cenni e via Zoia sono descritti fornendo un quadro dettagliato degli attori che hanno promosso gli interventi –rispettivamente la Fondazione Housing Sociale, e le cooperativa di abitanti Solidarnosc e la cooperativa edificatrice Ferruccio Degradi– le loro caratteristiche legali e capacità gestionali, ed i loro obiettivi.File | Dimensione | Formato | |
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