La morfologia urbana di Venezia non consente una mobilità autonoma alle persone con disabilità motorie, condizione che in anni recenti è stata affrontata realizzando diversi interventi che hanno migliorato la possibilità di spostamento lungo i percorsi pedonali e acquei. Gli interventi condotti riguardano soluzioni diverse (nuove rampe poste sui ponti esistenti, nuovi ponti, percorsi alternativi, uso di mezzi pubblici, ..) ma non hanno risolto completamente l’accessibilità per chi deve spostarsi in città, sia per i cittadini che per i turisti. L’eterogeneità delle soluzioni adottate, unita alla presenza dell’acqua alta, rende necessario conoscere nel dettaglio quali percorsi privi di barriere architettoniche o superabili in altro modo possono essere seguiti per spostarsi da un punto all’altro. Il paper presenta i risultati di una ricerca interdisciplinare che, partendo dallo studio delle trasformazioni avvenute, ha mappato la città in ambiente GIS e progettato una applicazione di supporto alla mobilità, personalizzabile in base alle necessità degli utenti. Tale strumento aiuta nella scelta degli itinerari chi vuole muoversi a Venezia, utilizzando i percorsi pedonali e il servizio di navigazione, considerando gli ostacoli fisici presenti e il fenomeno dell’acqua alta. I dati relativi ai molteplici interventi realizzati per l’accessibilità sono stati desunti da precedenti ricerche condotte dall’autrice, che ha costruito un atlante dettagliato della città, prima non disponibile, né in forma cartacea che digitale. Si tratta di uno studio originale mosso da un obiettivo concreto e inclusivo: fornire autonomia di movimento alle persone, realizzato unendo competenze e metodologie diverse.
Accessible Venice: an interactive urban mobility map = Venezia accessibile: Una mappatura interattiva per muoversi in città
Tatano, Valeria
Writing – Review & Editing
;Revellini, Rosaria
Writing – Review & Editing
;Mazzanti, Massimo
Data Curation
2020-01-01
Abstract
La morfologia urbana di Venezia non consente una mobilità autonoma alle persone con disabilità motorie, condizione che in anni recenti è stata affrontata realizzando diversi interventi che hanno migliorato la possibilità di spostamento lungo i percorsi pedonali e acquei. Gli interventi condotti riguardano soluzioni diverse (nuove rampe poste sui ponti esistenti, nuovi ponti, percorsi alternativi, uso di mezzi pubblici, ..) ma non hanno risolto completamente l’accessibilità per chi deve spostarsi in città, sia per i cittadini che per i turisti. L’eterogeneità delle soluzioni adottate, unita alla presenza dell’acqua alta, rende necessario conoscere nel dettaglio quali percorsi privi di barriere architettoniche o superabili in altro modo possono essere seguiti per spostarsi da un punto all’altro. Il paper presenta i risultati di una ricerca interdisciplinare che, partendo dallo studio delle trasformazioni avvenute, ha mappato la città in ambiente GIS e progettato una applicazione di supporto alla mobilità, personalizzabile in base alle necessità degli utenti. Tale strumento aiuta nella scelta degli itinerari chi vuole muoversi a Venezia, utilizzando i percorsi pedonali e il servizio di navigazione, considerando gli ostacoli fisici presenti e il fenomeno dell’acqua alta. I dati relativi ai molteplici interventi realizzati per l’accessibilità sono stati desunti da precedenti ricerche condotte dall’autrice, che ha costruito un atlante dettagliato della città, prima non disponibile, né in forma cartacea che digitale. Si tratta di uno studio originale mosso da un obiettivo concreto e inclusivo: fornire autonomia di movimento alle persone, realizzato unendo competenze e metodologie diverse.File | Dimensione | Formato | |
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