The narrative of the journey has reconfirmed itself as a fundamental tool for narrating spaces, gaining new forms during the global pandemic. In a parallel between cinema, architecture and literature, the essay approaches some forms of travel through five paragraphs, making a scalar journey that from the unknown extraterrestrial magnifies the city and the territory, and then focuses on the domestic space. Between these heterogeneous cases, it emerges a common point, namely the dual nature of real or fictitious, introverted or extroverted, which characterizes the narrative of a contradictory coexistence of opposites.Thus, understood as a recording of a place, the journey could not be just a trajectory that crosses territories, but a non-linear path characterized by flashbacks and fast-forwards. The destination seems often absent or uncertain, resembling the indefinite and unknown situation of the current scenario of the global pandemic of the Covid-19. The state of emergency has suspended and altered the city's narratives, subverting the narrative of urban and domestic space and witnessing a radical mutation of the known relations, scales and dimensions. Surrounded by a collective pandemic narrative, we now live introspective and individual journeys. If the conditions for the fruition of space are now compromised, the desire to travel to new unknown worlds continue, precisely through the narratives, stories of territories that have not been known physically. ---- l racconto del viaggio si riconferma come uno strumento fondamentale per la narrazione dello spazio, acquisendo nuove forme alla luce della pandemia globale. In un parallelo tra cinema, archi-tettura e letteratura, il saggio indaga cinque modi dell'esplorare, compiendo un percorso scalare che dall’ignoto extraterrestre ingrandisce sulla città ed il territorio, concentrandosi poi sullo spazio domestico. Dalla connessione di esempi tra loro eterogenei emerge un punto comune, ossia la doppia natura di reale o fittizio, introverso o estroverso, che caratterizza le narrazioni di una coesi-stenza contraddittoria di opposti.Il viaggio, inteso come una registrazione di un luogo, non risulta solo essere il percorrere (o il rac-contare) una traiettoria che attraversa dei territori, ma un andamento non lineare composto da avanzamenti e retrocessioni, ingrandimenti e aperture di sguardo. La meta è talvolta assente o incerta, richiamando in particolare la situazione di indefinitezza e incognito dell’attuale scenario indotto dalla pandemia globale del Covid-19. Lo stato di emergenza ha sospeso e alterato le nar-razioni della città, sovvertendo il modo di raccontare e fruire lo spazio, mutando rapporti, scale e dimensioni. Inseriti così in un racconto pandemico collettivo, si vivono viaggi introspettivi e indivi-duali. Se le condizioni di fruizione dello spazio sono ora vincolate, il desiderio di esplorazione (attra)verso nuovi mondi ignoti continua proprio nella forma della narrazione, racconti di territori che non si sono potuti conoscere fisicamente.

2020: A Space Odissey = Odissea nello spazio

Marini, Sara
2020-01-01

Abstract

The narrative of the journey has reconfirmed itself as a fundamental tool for narrating spaces, gaining new forms during the global pandemic. In a parallel between cinema, architecture and literature, the essay approaches some forms of travel through five paragraphs, making a scalar journey that from the unknown extraterrestrial magnifies the city and the territory, and then focuses on the domestic space. Between these heterogeneous cases, it emerges a common point, namely the dual nature of real or fictitious, introverted or extroverted, which characterizes the narrative of a contradictory coexistence of opposites.Thus, understood as a recording of a place, the journey could not be just a trajectory that crosses territories, but a non-linear path characterized by flashbacks and fast-forwards. The destination seems often absent or uncertain, resembling the indefinite and unknown situation of the current scenario of the global pandemic of the Covid-19. The state of emergency has suspended and altered the city's narratives, subverting the narrative of urban and domestic space and witnessing a radical mutation of the known relations, scales and dimensions. Surrounded by a collective pandemic narrative, we now live introspective and individual journeys. If the conditions for the fruition of space are now compromised, the desire to travel to new unknown worlds continue, precisely through the narratives, stories of territories that have not been known physically. ---- l racconto del viaggio si riconferma come uno strumento fondamentale per la narrazione dello spazio, acquisendo nuove forme alla luce della pandemia globale. In un parallelo tra cinema, archi-tettura e letteratura, il saggio indaga cinque modi dell'esplorare, compiendo un percorso scalare che dall’ignoto extraterrestre ingrandisce sulla città ed il territorio, concentrandosi poi sullo spazio domestico. Dalla connessione di esempi tra loro eterogenei emerge un punto comune, ossia la doppia natura di reale o fittizio, introverso o estroverso, che caratterizza le narrazioni di una coesi-stenza contraddittoria di opposti.Il viaggio, inteso come una registrazione di un luogo, non risulta solo essere il percorrere (o il rac-contare) una traiettoria che attraversa dei territori, ma un andamento non lineare composto da avanzamenti e retrocessioni, ingrandimenti e aperture di sguardo. La meta è talvolta assente o incerta, richiamando in particolare la situazione di indefinitezza e incognito dell’attuale scenario indotto dalla pandemia globale del Covid-19. Lo stato di emergenza ha sospeso e alterato le nar-razioni della città, sovvertendo il modo di raccontare e fruire lo spazio, mutando rapporti, scale e dimensioni. Inseriti così in un racconto pandemico collettivo, si vivono viaggi introspettivi e indivi-duali. Se le condizioni di fruizione dello spazio sono ora vincolate, il desiderio di esplorazione (attra)verso nuovi mondi ignoti continua proprio nella forma della narrazione, racconti di territori che non si sono potuti conoscere fisicamente.
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