Il tema della selva riconfigura delle nuove mappe da esplorare. Numerosi report (FAO, ISTAT, UE) dimostrano una ‘avanzata’ dei sistemi biologici, costruendo per eredità delle specifiche zone d’ombra all’interno delle quali la ‘natura’ lavora incessantemente. Non si tratta di decifrare una possibile e rinnovata addomesticazione delle ‘selve’, quanto un uso preferibile dei dispositivi – come svelato da Giorgio Agamben – per individuare come l’architettura possa posizionarsi all’interno di un organismo assolutamente autonomo. Il saggio si serve dell’emersione della Casa Esagono di Giorgini a Baratti e della Casa Albero del Perugini a Fregene, insieme al più recente Horizontal Skyscraper di Herzog & de Meuron, al fine di manifestare una preferibile avanzata parallela a quella dei corpi selvatici che, secondo i fatti, continueranno a espandersi nel futuro che ci attende ed entro i quali è auspicabile, se non necessario, ‘lavorare’ utilizzando la figura dell’avamposto. The theme of the forest reconfigures new maps to explore. Numerous reports (FAO, ISTAT, UE) demonstrate an ‘advance’ of biological systems, building through heredity grey areas within which ‘nature’ is incessantly at work. It is not a question of decipher- ing a possible and renewed domestication of the ‘forests’, but rather of a preferable use of the devices – as revealed by Agamben – for identifying how architecture can place itself within a completely autonomous organism. The essay makes use of the examples offered by Giorgini’s Casa Esagono in Baratti and Perugini’s Casa Albero in Fregene, together with the more recent Horizontal Skyscraper by Herzog & de Meuron, to manifest a preferable advance, parallel to that of forests which, according to the evidence available, will continue to expand in the future and within which it is desirable, if not necessary, to ‘work’ using the figure of the outpost.
Avamposti : Inventari progettuali per un futuro possibile tra natura e artefatto = Outposts : Design inventories for a possible future between biology and artefact
Vincenzo Moschetti
2020-01-01
Abstract
Il tema della selva riconfigura delle nuove mappe da esplorare. Numerosi report (FAO, ISTAT, UE) dimostrano una ‘avanzata’ dei sistemi biologici, costruendo per eredità delle specifiche zone d’ombra all’interno delle quali la ‘natura’ lavora incessantemente. Non si tratta di decifrare una possibile e rinnovata addomesticazione delle ‘selve’, quanto un uso preferibile dei dispositivi – come svelato da Giorgio Agamben – per individuare come l’architettura possa posizionarsi all’interno di un organismo assolutamente autonomo. Il saggio si serve dell’emersione della Casa Esagono di Giorgini a Baratti e della Casa Albero del Perugini a Fregene, insieme al più recente Horizontal Skyscraper di Herzog & de Meuron, al fine di manifestare una preferibile avanzata parallela a quella dei corpi selvatici che, secondo i fatti, continueranno a espandersi nel futuro che ci attende ed entro i quali è auspicabile, se non necessario, ‘lavorare’ utilizzando la figura dell’avamposto. The theme of the forest reconfigures new maps to explore. Numerous reports (FAO, ISTAT, UE) demonstrate an ‘advance’ of biological systems, building through heredity grey areas within which ‘nature’ is incessantly at work. It is not a question of decipher- ing a possible and renewed domestication of the ‘forests’, but rather of a preferable use of the devices – as revealed by Agamben – for identifying how architecture can place itself within a completely autonomous organism. The essay makes use of the examples offered by Giorgini’s Casa Esagono in Baratti and Perugini’s Casa Albero in Fregene, together with the more recent Horizontal Skyscraper by Herzog & de Meuron, to manifest a preferable advance, parallel to that of forests which, according to the evidence available, will continue to expand in the future and within which it is desirable, if not necessary, to ‘work’ using the figure of the outpost.File | Dimensione | Formato | |
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