Riconoscendo la situazione esemplare della città di Parigi per quanto riguarda l’architettura, iniziata con i lavori per il Beaubourg e realizzata in maniera più completa con la campagna degli anni ottanta per la costruzione di nuovi edifici monumentali, strategicamente collocati nel cuore della città storica, un gruppo di architetti francesi fonda nel 1985 l’associazione “Ville et Projets”, il cui obiettivo dichiarato è quello di rianimare il dibattito pubblico riguardante l’architettura e la città. I progetti, sia come singole entità sia come intervento unitario, rappresentano un elemento chiave delle politiche urbane di Mitterrand e costituiscono, in virtù della loro collocazione e del coinvolgimento di architetti di fama internazionale, una potenziale fonte di dibattito. Se la comunicazione ufficiale da parte del Ministero della Cultura francese è tesa a coinvolgere diversi media (radio, televisione) nella presentazione degli edifici, l’associazione intende lavorare sul fronte del dibattito culturale, restituendo al linguaggio architettonico e alla sua relazione con la città una posizione cruciale. Gli architetti ritengono infatti necessario stabilire una narrazione in prima persona delle più recenti trasformazioni urbane di Parigi. Il presente contributo intende dipanare questa narrazione, esplorando il ruolo dell’associazione nel panorama culturale e la sua influenza, oltre a rilevare il grado in cui le sue ambizioni siano effettivamente state realizzate, aprendo nuovi interrogativi sul ruolo dell’architettura e la sua auto-rappresentazione nel contesto della città contemporanea.
Ville, symbolique, forme, projets: la comunicazione dei Grands Projets a Parigi negli anni ’80
Velicogna, Chiara
2020-01-01
Abstract
Riconoscendo la situazione esemplare della città di Parigi per quanto riguarda l’architettura, iniziata con i lavori per il Beaubourg e realizzata in maniera più completa con la campagna degli anni ottanta per la costruzione di nuovi edifici monumentali, strategicamente collocati nel cuore della città storica, un gruppo di architetti francesi fonda nel 1985 l’associazione “Ville et Projets”, il cui obiettivo dichiarato è quello di rianimare il dibattito pubblico riguardante l’architettura e la città. I progetti, sia come singole entità sia come intervento unitario, rappresentano un elemento chiave delle politiche urbane di Mitterrand e costituiscono, in virtù della loro collocazione e del coinvolgimento di architetti di fama internazionale, una potenziale fonte di dibattito. Se la comunicazione ufficiale da parte del Ministero della Cultura francese è tesa a coinvolgere diversi media (radio, televisione) nella presentazione degli edifici, l’associazione intende lavorare sul fronte del dibattito culturale, restituendo al linguaggio architettonico e alla sua relazione con la città una posizione cruciale. Gli architetti ritengono infatti necessario stabilire una narrazione in prima persona delle più recenti trasformazioni urbane di Parigi. Il presente contributo intende dipanare questa narrazione, esplorando il ruolo dell’associazione nel panorama culturale e la sua influenza, oltre a rilevare il grado in cui le sue ambizioni siano effettivamente state realizzate, aprendo nuovi interrogativi sul ruolo dell’architettura e la sua auto-rappresentazione nel contesto della città contemporanea.File | Dimensione | Formato | |
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