MA: the natural distance between two or more things existing in a continuity" or "the space delineated by posts and screens (rooms) or the natural pause or interval between two or more phenomena occurring continuously. Thus the word MA does not describe the West's recognition of time and space as different serializations. Rather, in Japan, both time and space have been measured in terms of intervals. Originally, the ideogram for MA (間) consisted of the pictorial sign for “moon" (月) - not the present day "sun” (日) - under the sign for “gate" (門). This ideogram, depicts a delicate moment, when the moonlight streaming can be seen from the doorway. The aesthetics of the MA, translatable with the ambiguous terms of "break”, “between”, therefore indicates a portion of two-dimensional space, closed in the door, but also a portion of time, in which the moon appears, because, as noted by the same architect Arata Isozaki, "the space was perceived only in relation to the flow of time." The traditional Japanese concept of MA (literally space / time) is reflected in the Japanese culture, from building system to martial arts and the isometric representation of physical space, this provides a different way of reading the architecture and the landscape. La parola ma, significa fondamentalmente una "distanza naturale tra due o più cose esistenti in continuità" o "lo spazio delimitato da recinti e schermi (stanze) o la pausa naturale o intervallo tra due o più fenomeni che si verificano di continuo". Così la parola ma non descrive il tempo come è riconosciuto nella cultura Occidentale, in cui tempo e spazio sono dimensioni differenti. Piuttosto si identifica con il pensiero della cultura Giapponese in cui tempo e spazio sono misurati in termini di intervalli. In origine, l'ideogramma che raffigura il concetto di ma (間), era costituito dal segno pittorico "luna" (月) - non l'attuale "sole" (日) - sotto il segno di "porta" (門). Per un cinese o giapponese che usa il proprio linguaggio in modo consapevole, questo ideogramma, raffigura quel determinato momento in cui la luna può essere vista da dentro uno shogi, la porta-finestra delle case giapponesi. L’estetica del MA – traducibile con i termini di "pausa", “tra” – indica quindi una porzione di spazio bidimensionale, racchiusa nella porta, ma anche una porzione di tempo, in cui la luna appare, perché, come notato dallo stesso architetto Arata Isozaki, "lo spazio è percepito solo in relazione al flusso del tempo". Il concetto tradizionale giapponese di MA (letteralmente spazio / tempo) si riflette nella cultura giapponese, dal sistema di costruzione, alle arti marziali, alla rappresentazione isometrica dello spazio fisico, fornendo un modo diverso di leggere l'architettura e il paesaggio.

MA-SPACE /TIME

cristiana cellucci
2015-01-01

Abstract

MA: the natural distance between two or more things existing in a continuity" or "the space delineated by posts and screens (rooms) or the natural pause or interval between two or more phenomena occurring continuously. Thus the word MA does not describe the West's recognition of time and space as different serializations. Rather, in Japan, both time and space have been measured in terms of intervals. Originally, the ideogram for MA (間) consisted of the pictorial sign for “moon" (月) - not the present day "sun” (日) - under the sign for “gate" (門). This ideogram, depicts a delicate moment, when the moonlight streaming can be seen from the doorway. The aesthetics of the MA, translatable with the ambiguous terms of "break”, “between”, therefore indicates a portion of two-dimensional space, closed in the door, but also a portion of time, in which the moon appears, because, as noted by the same architect Arata Isozaki, "the space was perceived only in relation to the flow of time." The traditional Japanese concept of MA (literally space / time) is reflected in the Japanese culture, from building system to martial arts and the isometric representation of physical space, this provides a different way of reading the architecture and the landscape. La parola ma, significa fondamentalmente una "distanza naturale tra due o più cose esistenti in continuità" o "lo spazio delimitato da recinti e schermi (stanze) o la pausa naturale o intervallo tra due o più fenomeni che si verificano di continuo". Così la parola ma non descrive il tempo come è riconosciuto nella cultura Occidentale, in cui tempo e spazio sono dimensioni differenti. Piuttosto si identifica con il pensiero della cultura Giapponese in cui tempo e spazio sono misurati in termini di intervalli. In origine, l'ideogramma che raffigura il concetto di ma (間), era costituito dal segno pittorico "luna" (月) - non l'attuale "sole" (日) - sotto il segno di "porta" (門). Per un cinese o giapponese che usa il proprio linguaggio in modo consapevole, questo ideogramma, raffigura quel determinato momento in cui la luna può essere vista da dentro uno shogi, la porta-finestra delle case giapponesi. L’estetica del MA – traducibile con i termini di "pausa", “tra” – indica quindi una porzione di spazio bidimensionale, racchiusa nella porta, ma anche una porzione di tempo, in cui la luna appare, perché, come notato dallo stesso architetto Arata Isozaki, "lo spazio è percepito solo in relazione al flusso del tempo". Il concetto tradizionale giapponese di MA (letteralmente spazio / tempo) si riflette nella cultura giapponese, dal sistema di costruzione, alle arti marziali, alla rappresentazione isometrica dello spazio fisico, fornendo un modo diverso di leggere l'architettura e il paesaggio.
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