Nell’articolo viene proposta una nuova analisi del ritratto di Giacomo Quarenghi, architetto di primo piano alla corte imperiale russa, dipinto da Giuseppe Poli nel 1811 durante uno dei soggiorni a Bergamo del maestro. La tela viene analizzata da un punto di vista iconografico e viene contestualizzata nell’ambito della tipologia del ritratto di architetto. Particolare attenzione viene dedicata alla presenza di un volume posato sul tavolo accanto alla figura con la scritta “Shakespeare” sulla costola. Attraverso questo caso, ci si sofferma sulle modalità di interazione fra artista e committente, Giacomo Quarenghi e Caterina II, entrambi accomunati dall’amore per l’antico, da interessi teatrali e non da ultimo dalla passione per la bibliofilia.
“Galeotto fu ’l libro”: il ritratto di Giacomo Quarenghi ad opera di Giuseppe Poli
Rossi, Federica
2019-01-01
Abstract
Nell’articolo viene proposta una nuova analisi del ritratto di Giacomo Quarenghi, architetto di primo piano alla corte imperiale russa, dipinto da Giuseppe Poli nel 1811 durante uno dei soggiorni a Bergamo del maestro. La tela viene analizzata da un punto di vista iconografico e viene contestualizzata nell’ambito della tipologia del ritratto di architetto. Particolare attenzione viene dedicata alla presenza di un volume posato sul tavolo accanto alla figura con la scritta “Shakespeare” sulla costola. Attraverso questo caso, ci si sofferma sulle modalità di interazione fra artista e committente, Giacomo Quarenghi e Caterina II, entrambi accomunati dall’amore per l’antico, da interessi teatrali e non da ultimo dalla passione per la bibliofilia.File | Dimensione | Formato | |
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