In questo scritto affronto la questione dell’autenticazione come merci ‘italiane’ dei prodotti di abbigliamento realizzati da alcune aziende italiane delocalizzate nella zona di Timişoara, in Romania. A partire dalle sollecitazioni del dibattito legislativo sviluppatosi in Italia sulla definizione del marchio made in Italy, e alla luce delle teorie antropologiche sulla patrimonializzazione e di quelle sociologiche sull’arte, tento una individuazione dei fattori attraverso i quali si definisce lo statuto particolare di un bene sia esso una merce, un’opera d’arte, un prodotto ‘vero’ rispetto ad uno contraffatto. Attraverso l’osservazione etnografica dei luoghi della produzione e di quelli del consumo, fattori quali il nome del produttore, le qualità associate al prodotto, ma soprattutto i suoi specifici canali di circolazione si presentano come elementi indispensabili nel processo di definizione di un prodotto ‘italiano’. Allo stesso tempo i criteri attraverso cui Si definisce l’identità degli oggetti, mediatori nelle relazioni economiche, politiche e sessuali tra italiani e romeni, appaiono continuamente ridiscussi e trasformati. This essay deals with the authentication as Italian goods of clothing products made by some Italian firms that are de-localized in the area of Timişoara, in Rumania. Starting from the impulse originated by the Italian jurisdictional debate on the definition of a “made in Italy” brand, and based on anthropological theories on the processes of heritage construction as well as on the sociological ones on art, I attempt to identify the factors through which the specific statute of a good is defined, being it a good, a work of art, or a “real” product in relation to a counterfeit one. Through ethnographic observation in the locations of production and of consumption, factors such as the name of the producer, the qualities associated to the produce, and most of all its specific channels of circulation, appear as crucial elements in the process of definition of an “Italian” product. At the same time, the criteria that define the identity of objects – as they mediate economical, political and sexual relations between Italians and Rumanians – seem to be continuously re-discussed and transformed.

Made in Italy. Estetica e politiche di autenticazione sociale delle merci italiane prodotte in Romania

Redini, Veronica
2006-01-01

Abstract

In questo scritto affronto la questione dell’autenticazione come merci ‘italiane’ dei prodotti di abbigliamento realizzati da alcune aziende italiane delocalizzate nella zona di Timişoara, in Romania. A partire dalle sollecitazioni del dibattito legislativo sviluppatosi in Italia sulla definizione del marchio made in Italy, e alla luce delle teorie antropologiche sulla patrimonializzazione e di quelle sociologiche sull’arte, tento una individuazione dei fattori attraverso i quali si definisce lo statuto particolare di un bene sia esso una merce, un’opera d’arte, un prodotto ‘vero’ rispetto ad uno contraffatto. Attraverso l’osservazione etnografica dei luoghi della produzione e di quelli del consumo, fattori quali il nome del produttore, le qualità associate al prodotto, ma soprattutto i suoi specifici canali di circolazione si presentano come elementi indispensabili nel processo di definizione di un prodotto ‘italiano’. Allo stesso tempo i criteri attraverso cui Si definisce l’identità degli oggetti, mediatori nelle relazioni economiche, politiche e sessuali tra italiani e romeni, appaiono continuamente ridiscussi e trasformati. This essay deals with the authentication as Italian goods of clothing products made by some Italian firms that are de-localized in the area of Timişoara, in Rumania. Starting from the impulse originated by the Italian jurisdictional debate on the definition of a “made in Italy” brand, and based on anthropological theories on the processes of heritage construction as well as on the sociological ones on art, I attempt to identify the factors through which the specific statute of a good is defined, being it a good, a work of art, or a “real” product in relation to a counterfeit one. Through ethnographic observation in the locations of production and of consumption, factors such as the name of the producer, the qualities associated to the produce, and most of all its specific channels of circulation, appear as crucial elements in the process of definition of an “Italian” product. At the same time, the criteria that define the identity of objects – as they mediate economical, political and sexual relations between Italians and Rumanians – seem to be continuously re-discussed and transformed.
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