Come è finito sull’isola di Lampedusa, al cuore della Crisi europea dei migranti, l’Amorino dormiente di Caravaggio (1608)? E perché Le sette opere di misericordia (1607) è stato richiesto per essere esposto in iniziative pubbliche con finalità umanitarie? Questo articolo ricostruisce alcuni dei tentativi di spostare fisicamente o di accostare l’opera di Caravaggio all’attualità e alla cosiddetta Crisi europea dei migranti. A partire da una riflessione critica su tali operazioni culturali e comunicative, l’attenzione si sofferma su di un libro che è al contempo un’inchiesta giornalistica e un’opera letteraria sul tema della migrazione: La frontiera (2015) di Alessandro Leogrande che si conclude con un’intensa riflessione sulla rappresentazione della sofferenza nella pittura di Caravaggio. Ad emergere è la possibilità di uno sguardo critico e autocritico, un esercizio di interrogazione della cultura visuale contemporanea. How did Caravaggio’s Sleeping Cupid (1608) end up on the island of Lampedusa? And why was The Seven Works of Mercy (1607) requested for display at a number of humanitarian public events? This article surveys the main circumstances linking Caravaggio’s pictorial corpus to the topicality of current events and to the so-called European migrant crisis. After critical reflection on these transfers, the focus shifts on a book that is both a journalistic investigation of migratory phenomena and a literary work: La frontiera (2015) by Alessandro Leogrande which concludes with an intense reflection on the representation of suffering in Caravaggio’s painting. What emerges, is the possibility of a critical and self-critical gaze, an exercise capable of questioning contemporary visual culture.
Davanti all’immagine del dolore degli altri: Caravaggio, Sontag, Leogrande
Zucconi, Francesco
2021-01-01
Abstract
Come è finito sull’isola di Lampedusa, al cuore della Crisi europea dei migranti, l’Amorino dormiente di Caravaggio (1608)? E perché Le sette opere di misericordia (1607) è stato richiesto per essere esposto in iniziative pubbliche con finalità umanitarie? Questo articolo ricostruisce alcuni dei tentativi di spostare fisicamente o di accostare l’opera di Caravaggio all’attualità e alla cosiddetta Crisi europea dei migranti. A partire da una riflessione critica su tali operazioni culturali e comunicative, l’attenzione si sofferma su di un libro che è al contempo un’inchiesta giornalistica e un’opera letteraria sul tema della migrazione: La frontiera (2015) di Alessandro Leogrande che si conclude con un’intensa riflessione sulla rappresentazione della sofferenza nella pittura di Caravaggio. Ad emergere è la possibilità di uno sguardo critico e autocritico, un esercizio di interrogazione della cultura visuale contemporanea. How did Caravaggio’s Sleeping Cupid (1608) end up on the island of Lampedusa? And why was The Seven Works of Mercy (1607) requested for display at a number of humanitarian public events? This article surveys the main circumstances linking Caravaggio’s pictorial corpus to the topicality of current events and to the so-called European migrant crisis. After critical reflection on these transfers, the focus shifts on a book that is both a journalistic investigation of migratory phenomena and a literary work: La frontiera (2015) by Alessandro Leogrande which concludes with an intense reflection on the representation of suffering in Caravaggio’s painting. What emerges, is the possibility of a critical and self-critical gaze, an exercise capable of questioning contemporary visual culture.File | Dimensione | Formato | |
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